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 2011  gennaio 20 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri Berlusconi ha parlato molto…

Che cosa ha detto?
Ha tentato di intervenire per telefono a Ballarò (ne riferiamo a parte), ha risposto ai giornalisti che lo aspettavano fuori dalla Camera, confermando che si sta divertendo, che è assolutamente sereno, che non andrà a farsi interrogare in Procura e che le domande relative alle sue eventuali dimissioni sono «irricevibili». Soprattutto ha spedito un altro videomessaggio ai promotori della Libertà per partecipare la vittoria della maggioranza, alla Camera e al Senato, sulla magistratura.

Come mai il Parlamento si è espresso sulla magistratura?
Si doveva votare la relazione del ministro Alfano sullo stato della Giustizia. I deputati hanno approvato con 305 voti favorevoli e 285 contrari. I senatori con 154 sì contro 129 no. Italo Bocchino, il capo dei finiani, ha fatto subito notare, relativamente alla Camera (ma il discorso è lo stesso per il Senato), che mancano 11 voti per raggiungere la maggioranza assoluta, cioè – è sottinteso – il governo continua a non avere una maggioranza certa. Berlusconi nel videomessaggio ha invece sottolineato la differenza di 20 voti tra governo e opposizione e ha valutato questa vittoria identica, come valore politico, a quella ottenuta nel famoso voto di fiducia del 14 dicembre. «Se avessimo perso, quelli della maggioranza sarebbero subito andati in giro a dire che la maggioranza non c’era più e che il governo si doveva dimettere. Invece…».

In che modo questo voto entra in rapporto con l’inchiesta relativa a Ruby e alle feste in casa del premier?
Proprio perché si trattava della giustizia. Il Cavaliere ha sottinteso che, in qualche modo, l’approvazione della relazione Alfano, che non entrava evidentemente nel merito dell’inchiesta Ruby, doveva intendersi invece come una condivisione del giudizio che Berlusconi dà sulla Procura di Milano e sulla faccenda Ruby. E questo giudizio è di una durezza davvero mai raggiunta in passato. Berlusconi dice di aver letto le 389 pagine «dell’ultima vera e propria persecuzione giudiziaria, la ventottesima in 17 anni» della Procura di Milano. «Le violazioni di legge sono talmente tante e talmente incredibili che non posso non raccontarvele», «si sta cercando di sovvertire il voto popolare»., «una violazione che va contro i più elementari principi costituzionali». «La mia casa di Arcore è stata sottoposta a un continuo monitoraggio che dura dal 10 gennaio per controllare tutte le persone che entravano, che uscivano e per quanto tempo vi rimanevano», atto illegittimo, a suo dire, perché fin dal 2004 Berlusconi ha fatto sapere alla Camera che lui, in casa sua, svolge funzioni parlamentari. Altra illegittimità: i controlli sono cominciati il 10 gennaio, ma lui è stato iscritto nel registro degli indagati appena il 21 dicembre. Entro 15 giorni i giudici di Milano avrebbero dovuto spedire gli atti – secondo quanto stabilito dalla legge – al Tribunale dei ministri e invece «è gravissimo che la Procura voglia continuare a indagare pur non essendo legittimata».

Ma tutto questo è veramente importante? Perché, da quello che leggo sui giornali si tratta di ben altro.
Berlusconi deve difendersi su tre fronti: il fronte penale, il fronte mediatico e quello politico. L’improvviso moltiplicarsi delle presenze in tv è la risposta sul piano mediatico, nel quale il premier annuncia anche le contromosse su quello penale. Sul piano politico, persiste il tentativo di allargare la maggioranza. Ieri alla Camera si sarebbe costituito il cosiddetto gruppo dei Responsabili, venti parlamentari che si ripromettono di sostenere il governo. Però il tentativo di allargare la maggioranza all’Udc sembra fallito definitivamente: ieri il Terzo Polo (Fli, Udc e Api, cioè Fini, Casini, Rutelli) si sono riuniti e alla fine hanno reso nota una posizione secca: o Berlusconi si dimette o si va al voto.

Ha senso? Perché questi partitini non sembravano finora tanto forti…
Quelli del Terzo Polo faranno comunque cartello, cioè alle elezioni si presenteranno insieme. Gli ultimi sondaggi, per loro, sarebbero incoraggianti. Secondo uno studio della società Ipr sul voto al Senato – quello decisivo – in nessun caso con nuove elezioni ci sarebbe una maggioranza a Palazzo Madama. In qualunque scenario, il Terzo Polo, presentandosi unito, conquisterebbe 44 senatori. Nel caso più favorevole al centro-destra, Pdl e Lega arriverebbero a 155 voti, cioè nettamente sotto la maggioranza. Nel caso più sfavorevole per Berlusconi e Bossi, il centrosinistra avrebbe 143 seggi contro i 128 del centro-destra. Quindi la prevalenza del centro-destra alla Camera (scontata) sarebbe inutile. Il paese risulterebbe ancora meno governabile di adesso. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 20/1/2011]
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