Luca Conti, Nòva24 20/1/2011, 20 gennaio 2011
A CIASCUNO IL SUO COUPON - I
titolari di attività commerciali di carattere locale sono avvisati: il 2011 potrebbe segnare una svolta decisiva nel modo di promuoversi, vendere e trovare nuovi clienti, grazie a formule sperimentate nel 2010 e pronte ora a diffondersi su larga scala.
Facendo leva su social network e passaparola, Groupon si candida a rivoluzionare promozione e marketing territoriale, sfidando i servizi geolocalizzati di Foursquare, le directory con le raccomandazioni degli utenti come Yelp o Qyte e le vecchie Pagine Gialle. Le carte da giocare sono pesanti: un modello di business solido, grande visibilità per le imprese coinvolte e vantaggi immediati per l’utente finale.
Declinati cinque miliardi di dollari offerti da Google, Groupon sembra oggi diretta verso la quotazione, con una prima stima di capitalizzazione pari a 15 miliardi di dollari. Numeri da capogiro, segno di un nuova bolla pronta a scoppiare? L’uso e l’analisi dei dati sarebbero la vera chiave di volta della startup di Chicago secondo le dichiarazioni dei venture capitalist che per ultimi hanno investito, staccando assegni per 950 milioni di dollari.
Nonostante i concorrenti spuntino come funghi – LivingSocial legato ad Amazon, Groupalia, LetsBuyIt solo per citarne alcuni – Groupon non teme rivali. Con tre acquisizioni in India, Israele e Sud Africa, salgono a 40 i paesi attivi, con oltre 500 mercati in cui giornalmente vengono lanciate almeno 650 offerte superscontate, a un pubblico di 50 milioni di utenti nel mondo. A un tasso di crescita di tre milioni di nuovi iscritti a settimana è probabile che Groupon raddoppi o triplichi la propria base utenti entro fine anno.
Secondo l’azienda inoltre, in due anni di attività, il risparmio degli sconti complessivi ha superato un miliardo di dollari e la metà di questa somma è già entrata nelle casse dell’azienda, che trattiene una quota del 50% del valore dei coupon distribuiti.
Dal modello del gruppo di acquisto – una offerta del giorno veicolata per email, valida solo se un minimo di utenti acquista il coupon – Groupon sta evolvendo verso due direttrici: la personalizzazione delle offerte e la moltiplicazione del mercato. Forte della enorme massa di informazioni su interessi, abitudini e desideri, già in alcune città l’offerta del giorno è personalizzata in base al profilo dell’utente, con l’effetto di essere più appetibile e far crescere le transazioni. In aggiunta a questo negozi, ristoranti, servizi possono attivare un profilo sul sito e veicolare offerte tutti i giorni, tutto l’anno, con la consulenza del l’azienda.
Per Andrew Mason, fondatore e Ceo, Groupon vuole realizzare per il business su scala locale quanto Amazon ha fatto per il settore del commercio: un sistema efficiente e innovativo per ridurre l’inventario. In quest’ottica un ristorante può far fruttare i propri investimenti promozionali, ottimizzando con i coupon online il flusso di clienti nei giorni a basso traffico. Analogamente un centro estetico potrebbe lavorare tutti i giorni, anche nei periodi solitamente meno profittevoli, ottimizzando i costi fissi di personale e attrezzature. Il 95% delle imprese coinvolte dichiara di aver tratto benefici dalla visibilità – nonostante riescano a guadagnare dalle offerte a saldo in maniera diretta – tanto da voler reinvestire.
Foursquare, quasi in risposta al l’espansione commerciale di Groupon con circa 4mila dipendenti, non potendo competere su questo piano, ha inaugurato un programma per incentivare gli utenti a farsi ambasciatori del servizio presso i propri locali preferiti, invitando questi ultimi a investire sul network. Yelp da parte sua ha implementato una piattaforma di offerte, a disposizione dei titolari dei locali recensiti sulla directory, cercando di attrarre nuovi ricavi.
In un simile scenario è difficile prevedere chi la spunterà. Certo è un nuovo impulso per lo sviluppo dell’economia locale online, a tutto vantaggio dei consumatori e degli imprenditori che sapranno cogliere prima di altri le opportunità della nuova frontiera.