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 2011  gennaio 20 Giovedì calendario

Karima 1 e Karima 2, verità e contraddizioni - Ruby nega tutto, smentisce quelle 389 pagine che raccontano anche di lei

Karima 1 e Karima 2, verità e contraddizioni - Ruby nega tutto, smentisce quelle 389 pagine che raccontano anche di lei. Davanti alle telecamere parla di una nuova vita, cominciata due mesi fa, quando ha iniziato a raccontare la verità. Ma le contraddizioni sono oggettive. L’ultima intercettazione agli atti della procura di Milano è del 15 dicembre, quando la Camera ha votato la fiducia al governo Berlusconi. E Ruby è felice: «Lo zio ce l’ha fatta, ho pregato che rimanesse, fino a quando ci sarà lui io avrò da mangiare». «Berlusconi non mi ha toccato nemmeno con un dito», con lui «non ho mai fatto sesso», sostiene. Ma agli atti dell’inchiesta non c’è solo la testimonianza di Caterina Pasquino, la ragazza con cui Ruby ha convissuto a maggio 2010 a Milano e poi l’ha denunciata per il furto di tremila euro. C’è anche il verbale di un carabiniere che ha raccolto le confidenze di Ruby. E’ il 13 dicembre quando i pm convocano Floriano C., dai tabulati risulta che il militare ha avuto contatti con la giovanissima marocchina. Floriano racconta e dice che Berlusconi sapeva che Ruby era minorenne. Intorno a gennaio febbraio 2010 ho saputo che Ruby era minorenne «mi parlò della sua conoscenza con il Presidente del Consiglio e del fatto che aveva anche un’utenza dove poterlo contattare mi fece vedere anche un numero sul suo display... Mi confidò anche che all’inizio della sua conoscenza con il Presidente del Consiglio neanche lui sapeva che era minorenne, dopodiché Rubi lo aveva informato che era minorenne». A verbale il carabiniere continua: «Queste confidenze Rubi me le ha fatte proprio quella sera che a seguito di una mia battuta venni a conoscenza che lei era minorenne, in questa occasione la stessa mi disse che all’inizio non aveva detto al Presidente del Consiglio che era minorenne, ma glielo aveva detto in seguito. Sono certo di poter collocare il fatto che io ho saputo da Rubi che lei era minorenne a gennaio/febbraio 2010, ed è in questo frangente, lo ripeto, che mi confidò anche del fatto che il Presidente del Consiglio aveva saputo da lei che era minorenne». Il verbale completa quanto già riferito dalla Pasquini: «Ricordo - dice la ragazza ai pm - che diceva di essere molto amica del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. È stata spesso, a suo dire, a casa del premier dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui. Le dava molto denaro». Ruby in Tv nega, nega tutto. Smentisce di avere chiesto 5 milioni al premier, ma anche di averlo mai detto a qualcuno. Eppure in una telefonata con la madre del suo ex fidanzato, intercettata il 26 ottobre (il giorno in cui la storia finisce sui giornali) dice il contrario. «Il mio caso è quello che spaventa più di tutti, sta superando il caso di Letizia, della Daddario... diciamo che adesso siamo preoccupati, il mio avvocato se n’è appena andato, gli ho detto...Lele...io ho parlato con Silvio gli ho detto...che ne voglio uscire almeno con qualcosa...cioè mi dà 5 milioni.. a confronto del macchiamento del mio nome». E smentisce di avere fatto la prostituta. Ma tutte le tesitmonianze dimostrerebbero il contrario. Michele Conceicao, l’altra prostituta brasiliana che con Nicole Minetti va in questura la notte del 28 maggio dopo la telefonata del premier, nel suo cellulare ha memorizzato il numero della ragazza marocchina come ”Ruby troia”. E al telefono con un’amica dice: Ruby «andava dai clienti...ho conosciuto un signore che è andato a letto con questa zoccola, l’ha pagata...Quest’uomo è sposato e lei faceva minacce...se lui non le avesse dato 1.500 euro a settimana lei andava a fare una denuncia contro di lui che è andato a letto con una minorenne a pagamento». Sulla stessa linea le parole di Diana Iriarte Osorio, il 17 dicembre, dice ai pm che Ruby aveva dei rapporti a pagamento. Le fanno sentire una telefonata di agosto in cui la marocchina la invita ad andare a Genova: «oggi è venerdì, sappi che c’è poco, ma domani sera ci deve essere per forza, domani c’avrò come minimo 5 clienti che comunque dobbiamo fare per diversi orari della serata, cioè torniamo a casa almeno con 4 mila euro». Ed è lei stessa, anche, a smentirsi. Succede quando racconta a Signorini il suo arrivo a Milano, dove fu ospitata da un’amica. «Mi portò in un lussuoso albergo del centro dove avrei dovuto incontrare un cliente...una volta salita in camera, mi sono spogliata ma l’uomo non mi toccò e mi diede mille euro, dicendo ‘cerca di non diventarlo (una prostituta, ndr) mai». Nell’intervista a Vanity Fair, però, lo stesso episodio Ruby lo racconta così: «mi ha portato in un albergo a cinque stelle, siamo arrivate davanti ad una camera, mi ha detto che mi aspettava un uomo, che avrei dovuto fare sesso con lui e che mi avrebbe pagato 500 euro. Le ho dato uno schiaffo e me ne sono andata». L’ultima smentita riguarda le sue serate ad Arcore. Ma agli atti risulta che il suo cellulare aggancia la cella di Arcore dalle 22:51 del 24 aprile alle 2:15 del 25 e ancora dalle 23:11 alle 23:37 del 26. E lo aggancia anche tra le 22:04 del 20 febbraio alle 19:20 del 21, dalle 22:33 del 27 febbraio fino all’1:15 del 28; il 9 marzo dall’1.51 alle 2.52; tra le 23:12 del 4 alle 2:15 del 5, dalle 23:15 dell’1 alle 2:56 del 2. Il 14 febbraio, la sua ”prima volta” ad Arcore come lei ha ammesso, il telefono viene spento alle 20:51 a Segrate. Lei dice «sono andata via subito dopo cena», con settemila euro «in regalo». Il cellulare però viene riacceso solo alle 3:38, dall’altra parte di Milano.