Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  gennaio 20 Giovedì calendario

VAIOLO CONSERVIAMO IL VIRUS: CI SALVERÀ DAL BIOTERRORISMO - È

l´unica malattia al mondo che l´uomo è riuscito a sradicare grazie alla vaccinazione. Ma adesso che il vaiolo potrebbe essere definitivamente cancellato dalla faccia della Terra gli americani e i russi si sono stretti in un´alleanza assai poco santa per tenere in vita gli ultimi ceppi: le poche centinaia di ampolle custodite da un lato all´altro dell´Oceano che l´Organizzazione mondiale della sanità vorrebbe distruggere per sempre.
Sembra il prologo di un fantathriller degno di Michael Crichton. E invece è lo scenario disegnato dal funzionario russo dell´Oms, Vladimir Starodubov. Bisogna tenere in vita il virus, dice, per la ricerca: e per farlo siamo pronti a sostenere la richiesta dei colleghi americani. E che ricerca c´è ancora da fare se il virus è sconfitto? La paura vera è un´altra: il bioterrorismo.
Sono dovuti passare due secoli dalla prima vaccinazione di Edward Jenner allo spettacolare annuncio della scomparsa del virus nel 1980. Un traguardo dell´umanità. Perché il vaiolo ha cambiato addirittura il corso della storia. È stato Derek Jamond a spiegarlo nell´ormai classico "Armi, acciaio e malattie". Fu per esempio il virus - agli Incas sconosciuto - a uccidere l´imperatore Huayna Capac: scatenando la rivalità per il trono tra Huascar e il mitico Atahualpa che indebolì l´impero e consentì nel 1532 l´avanzata dei conquistadores di Francisco Pizarro.
Ora quell incubo potrebbe ritorcersi però contro l´Occidente. Dice l´esperto Kenneth Bernard - consulente alla Casa Bianca per Bill Clinton e George W. Bush - che la distruzione del virus "non sarebbe un atto di buona politica". Alcuni ceppi potrebbero già essere finiti nelle mani di qualche Stranamore del terrore. E poi bisogna continuare a studiarlo per carpirne il segreto: la sua capacità di colpire il sistema immunitario dell´uomo.
L´Oms aveva deciso la distruzione delle scorte già 15 anni fa. Ma poi la paura del bioterrorismo - confermata dall´orrore dell´11 settembre - ha prevalso: peccato che quando gli yankees rivoltarono come tasche gli arsenali di Saddam Hussein non trovarono traccia neppure di quegli stock di vaiolo di cui parlavano "credibili fonti di intelligence". Ieri un comitato ristretto è tornato a riunirsi a Washington. Ma l´ultima parola spetterà all´assemblea generale dell´Oms di maggio. Per la verità non si conosce finora nessuno che sia riuscito nell´impresa in laboratorio, dice al Wall Street Journal Craig Venter, lo scienziato imprenditore del progetto Genoma, anche se i terroristi potrebbero benissimo già avere imparato a farlo.
Non mancano i trafficanti che promettono lo smercio di vaiolo su Internet: incubo o bufala? Gli Usa ci credono così tanto da aver appena speso altri 34milioni di dollari per assicurarsi un nuovo vaccino da un´industria giapponese. Così le loro scorte sono adesso in grado di coprire tutta la popolazione.
Certo chi del vaiolo si è liberato da poco non crede alla scusa del bioterrorismo. Il virologo indiano Kalyan Banerjee accusa americani e russi di agire "con la stessa logica per cui continuano a detenere le atomiche: la verità è che il vaiolo per loro è la superarma del ricatto reciproco".
Non sembrerebbe dunque così fuori luogo il compromesso proposto dall´esperto Jonathan B. Tucker. Oggi gli Usa custodiscono 451 ampolle nei laboratori di Atlanta. I russi conservono 120 ceppi a Novosbirisk. Facciamo una specie di Start: un tratto di de-vaiolizzazione. Come si fa con le testate nucleari: teniamone solo dieci a testa. Bella idea: sopportarne una modica quantità. In fondo non è così che funzionano i vaccini?