Vittorio Sgarbi, il Giornale 20/1/2011, pagina 6, 20 gennaio 2011
Se Repubblica e Corriere «sfruttano» le escort - Ecco, l’inchiesta si allarga. Dopo aver letto il Corriere della Sera e la Repubblica in questi giorni, entrambi fogli in prima fila nella campagna moralista sulle feste del presidente del Consiglio, ed aver appreso che «in tante si sono prostituite» e che quella che credevamo una conquista degli anni della liberazione sessuale è materia di indagine, con un voyeurismo sfrenato che amplifica comportamenti che ci sembravano leciti trasformandoli in gravissimi reati, non possiamo sottrarci al dovere di denunciare ai magistrati ciò che sembra loro esser sfuggito
Se Repubblica e Corriere «sfruttano» le escort - Ecco, l’inchiesta si allarga. Dopo aver letto il Corriere della Sera e la Repubblica in questi giorni, entrambi fogli in prima fila nella campagna moralista sulle feste del presidente del Consiglio, ed aver appreso che «in tante si sono prostituite» e che quella che credevamo una conquista degli anni della liberazione sessuale è materia di indagine, con un voyeurismo sfrenato che amplifica comportamenti che ci sembravano leciti trasformandoli in gravissimi reati, non possiamo sottrarci al dovere di denunciare ai magistrati ciò che sembra loro esser sfuggito. Il Corriere e la Repubblica contribuiscono ogni giorno, e con evidente profitto, allo sfruttamento della prostituzione. È nostro dovere segnalare ai solerti magistrati che hanno iniziato questa campagna moralizzatrice, nel nome della famiglia, della patria e della chiesa ciò che è un’evidente«notizia» (e tanto più su un giornale) di reato. Il 18 gennaio 2011 a pagina 44 sotto il titolo «piccoli annunci», alla voce «clubs e associazioni» si leggono, inequivocabilmente, elenchi di offerte di natura sessuale: «Intriganti amiche della tua città. 029971 v.m. 18»; «Piccanti esibizioniste 8900... solo adulti»; «Signore mature. Conosci donne subito: 02977199... v.m. 18 ». Ciò che viene stigmatizzato nelle pagine di cronache e di opinione viene offerto, senza remore, nelle inserzioni a pagamento. Lo stesso accade in modi anche più ammiccanti su Repubblica , con particolare solerzia nel sito Repubblica.it . Il tono è ammiccante, definitivo, non sono possibili equivoci o confusioni: «Padova. Natasha, ragazza russa bellissima bionda cerca amici»; «alta 1,77 polacca bionda occhi azzurri cerca amici ogni giorno »; «Aaa italiana cerca amici »; sono alcune delle inserzioni apparse sui due principali giornali italiani in questi giorni che definiscono un quadro squallido e desolante di complicità e di concorso (per lucro) in consapevole sfruttamento della prostituzione. La notitia criminis è evidente, l’obbligatorietà è stata ribadita da Edmondo Bruti Liberati. Mi aspetto ora che le indagini si allarghino ai responsabili e agli editori dei due giornali da anni consapevoli di questo reiterato reato che si riproduce ogni giorno, e che attraverso i dati forniti nelle stesse inserzioni si risalga alle giovani e forse minorenni prostitute che vengono platealmente offerte agli innumerevoli draghi che ne sono clienti e che consentono ai giornali di ricevere pagamenti evidente frutto di gravissimi reati.