Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  gennaio 20 Giovedì calendario

MA QUALCHE PRINCIPESSA NON VIVE FELICE E CONTENTA


Per una principessa che vive un sogno, capita che altre finiscano in una specie di incubo. E per ogni Kate Middleton che, da comune mortale, si accinge a entrare in una delle famiglie reali europee più inaccessibili, tante altre "colleghe" blasonate dimostrano che una vita ricca di privilegi, sempre sotto i riflettori, non risulta sempre facile. Così, a molte donzelle, diadema o non diadema in testa, capita di vivere tutt’altro che felici e contente la loro favola d’amore.

Le recenti disavventure di Katarina di Jugoslavia ne sono un chiaro esempio. La principessa, nipote del principe Filippo e della regina Elisabetta, ha rischiato la rovina, costretta a vivere in ristrettezze dopo che l’ex marito, Sir Desmond de Silva, un importante e temuto magistrato inglese, l’ha praticamente cacciata di casa dopo oltre 22 anni di matrimonio. Prima della separazione i due vivevano in una splendida casa nella contea del Sussex, a poca distanza da Londra, ed erano illustri frequentatori dei migliori salotti britannici. Ma ora la villa è stata venduta e la 5lenne Katarina si è trasferita nel mini-appartamento londinese in cui vive Victoria, la figlia ventenne. Il divorzio è stato turbolento ma la principessa, figlia di Tomislav di Jugoslavia, oltre che nipote di Theodora di Grecia, sorella del duca di Edimburgo, si sta rifacendo una vita, tenendosi però lontana dagli ambienti più aristocratici.
Gli stessi ambienti che pure ad Angela del Liechtenstein, unica principessa di colore in una casa reale europea, ultimamente vanno un po’ stretti. Angela fa vita riservata, ma solo perché la sua posizione non suscita particolare curiosità a livello internazionale. Nativa di Panama e sposata al principe Maximilian, secondo figlio del principe regnante Hans-Adam II, Angela si sente una reale minore, moglie non bianca, oltre che borghese, dell’erede non diretto di un regno microscopico. Anche se molto, molto ricco. I due si erano conosciuti a una festa a New York, dove la giovane Angela lavorava nel mondo della moda. Tuttavia, gossip a corte rivelano che ora non tutto va per il meglio per la coppia. Colpa della differenza di età tra loro che ha iniziato a farsi sentire - il principe ha dieci anni meno di lei - e della noia da cui la principessa si dice afflitta: dopo anni di dolce far niente in un borgo di montagna ora avrebbe tanta voglia di ritornare a lavorare. E possibilmente a New York.

L’eccentrica e controversa Kalina di Bulgaria, duchessa di Sassonia e nota principessa punk, continua, invece, a far scalpore. Figlia dell’ultimo re di Bulgaria, nonché ex primo ministro, Simeone II, e famosa per il suo stile anticonvenzionale, con abiti e trucco sempre appariscenti, Kalina fece scalpore quando, a 24 anni, decise di radersi completamente la testa e di tingersi i capelli color arancio. Amante dell’arte e molto creativa, avrebbe voluto diventare una pittrice o una restauratrice di mobili antichi, ma il destino aveva per lei altri piani. Oggi, a 38 anni, si divide tra la Bulgaria e la natia Spagna e, convinta vegetariana, continua a battersi per i diritti degli animali. Le sue posizioni sono giudicate, però, troppo estreme, soprattutto dai genitori, che non approvano la sua appartenenza a gruppi animalistici. Il marito, però l’esploratore spagnolo Kitín Munoz, l’asseconda: «Il nome di mia moglie, Kalina, significa "rosa selvaggia"», ha spiegato. «Impossibile, quindi, domarla».

Infine, c’è Mary di Danimarca che, nonostante abbia allietato il Paese danno alla luce due gemelli, sta irritando i sudditi per il suo vizio di spendere troppo. Lei e il marito Frederik, principe ereditario, costano parecchio alla nazione: circa 60 milioni di dollari l’anno. Così ora le spese sono finite
sotto inchiesta: dalle continue visite ufficiali all’estero, finanziate dai contribuenti; al mantenimento della residenza nel Fredensborg Palace, nei pressi di Copenhagen, e di un lussuoso appartamento nella capitale, appena restaurato; fino al prestigioso parco auto e al debole della principessa per gli abiti firmati. Lei, "commoner" australiana, ha conosciuto Frederik in un pub di Sidney, durante le Olimpiadi del 2000. All’inizio, con i sudditi, era un idillio. Ma oggi, dopo anni come contribuenti, i danesi stanno perdendo la pazienza. E vorrebbero presentarle il conto.