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 2011  gennaio 20 Giovedì calendario

SCHEDATO DALL’ASILO CHI OFFENDE IMMIGRATI E GAY

LONDRA - Nelle scuole del Regno Unito non si scherza. Vige la legge del politicamente corretto, portato agli estremi. Basta che si sentano volare parole come “signore dei gay”, l’offesa “gaylord” molto usata dai britannici, o “spazzatura bianca” (white trash), riferita a qualche membro del sottoproletariato che vive di cibo economico e sussidi pubblici, e anche un bambino rischia di essere schedato. Sì, può finire negli elenchi che tengono le autorità scolastiche, che possono condurre poi alla sospensione ed essere l’anticamera di problemi negli anni successivi. Secondo il Daily Mail, in base a questo criticatissimo regolamento, sono più di 10 mila i bambini di scuole elementari del Paese che in un anno sono stati bollati e segnalati come “razzisti” dai loro insegnanti. I loro “insulti” sono in realtà normali battute che si scambiano i bambini di tutto il mondo.
La parola “gay” nel Regno Unito viene spesso riferita ad oggetti per connotarli come effeminati. Ma basta che un bambino dica “quell’astuccio è gay”, ed ecco che gli insegnanti possono riprenderlo e metterlo sulla “lista nera”, un vero e proprio registro di tutti questi incidenti. Se si contano gli alunni delle scuole elementari e medie si arriva a ben 30 mila casi l’anno. Addirittura, a volte gli insulti vengono registrati anche se si tratta di bambini che frequentano l’asilo, anche se a quell’età, 4-5 anni, non si conosce nemmeno il significato esatto di quello che si sta dicendo. Ma non è finita qui. La schedatura può accompagnare il colpevole per anni ed anni. Da una scuola all’altra, resta la segnalazione sul suo curriculum, e può perfino venir trasmessa all’università o al datore di lavoro.
“Penso che l’infanzia sia sotto attacco”, ha dichiarato Adrian Hart di Manifesto Club, un gruppo che difende le libertà civili e ha ottenuto questi dati sconvolgenti. “Queste politiche non fanno che fraintendere i bambini”. Il maggiore numero di casi si concentrano in zone ad alta concentrazione di immigrati. Come ad esempio Birmingham, dove si sono registrati 1607 incidenti di razzismo. In un certo numero di occasioni, 51, è stata addirittura coinvolta la polizia, che viene chiamata spesso dalle scuole britanniche, soprattutto per fermare le aggressioni degli studenti contro i professori. Il vero pericolo, infatti, è rappresentato dalla criminalità giovanile e non certo da questi insulti. Gli esperti dicono che agendo in questo modo si contribuisce a creare l’emergenza razzismo che in realtà non esiste. Questa politica è comunque l’eredità del politicamente corretto introdotto dai Laburisti quando erano al governo. Nel 2007 tutte le scuole del Regno vennero invitate a segnalare i comportamenti razzisti e omofobici che si sentono fra banchi e cartelle. A novembre, un istituto di Londra ha introdotto nel suo curriculum lezioni sui personaggi omosessuali della storia e della cultura, nell’ambito di un programma mirato a combattere l’omofobia. Elton John e Alessandro Magno, Oscar Wilde e Riccardo Cuor di Leone, Martina Navratilova e, persino, William Shakespeare, sono stati studiati, in diverse materie e nel corso di un mese, per sottolineare il contributo dei gay, delle lesbiche e dei bisessuali nella storia e nelle arti.