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 2015  gennaio 07 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Neanche quando muore un artista come Pino Daniele – un artista buono – riusciamo a evitare le polemiche. In mezzo al cordoglio, ai pianti e alle dichiarazioni di quant’era grande, c’è infatti questo scambio d’accuse, anche soffocato, ma presente e fastidioso.

C’è la storia dell’ambulanza che ci avrebbe messo troppo.
La serata di Pino Daniele è stata ricostruita abbastanza dettagliatamente. Come si sa, Pino stava nella sua casa in Maremma, a Magliano, vicino a Orbetello. S’è fatto una chiacchierata al telefono col fratello Nello, che s’era appena messo un by-pass (tutti e sei i fratelli Daniele sono cardiopatici, e tra loro due sorelle, anche per via delle condizioni del cuore, sono quasi cieche). Pino ha detto a Nello che non si sentiva granché, Nello gli ha detto di andare subito al Pronto Soccorso, Pino ha risposto «no, adesso passa», in ogni caso lui, la sua nuova compagna Amanda Bonini, i due figli Alessandro e Sara, hanno disdetto la prenotazione in pizzeria e la pizza se la sono fatta portare a casa. Ma, subito dopo mangiato, il cantante ha cominciato a vomitare. Erano più o meno le nove e alle 21.12 è stato chiamato il 118 ed è partita l’ambulanza. L’ambulanza era per strada, la villa di Pino Daniele è un po’ sperduta, hanno chiamato a casa per avere indicazioni più precise sul percorso e si sono sentiti rispondere che dell’ambulanza non c’era più bisogno, il cantante era salito sulla sua macchina con la moglie e i due figli e, guidando un suo collaboratore, stava correndo al S.Eugenio di Roma, dove c’era il suo medico curante. L’ambulanza ci ha messo troppo? I carabinieri di Orbetello, di loro iniziativa, hanno esaminato i tabulati telefonici. Non risulta niente di anomalo, l’ambulanza ha fatto quello che doveva fare. Solo che Pino, per decisione sua, è scappato via prima.  

Poi c’è la storia della gomma bucata, che ha ritardato ancora l’arrivo in ospedale.
La famiglia ha smentito. Nessuna gomma bucata.  

Quindi la storia della camera ardente, chiusa da un certo momento in poi al pubblico, ma aperta, a quanto si sa, per Eros Ramazzotti e Massimo D’Alema, cosa che ha fatto gridare all’ingiustizia gli appassionati. Alcuni di loro erano partiti da lontano per salutare il loro idolo.
È stata fatta una fotografia al cadavere di Pino Daniele e poi è stata postata su Internet. La famiglia ha giudicato questo atto inqualificabile, un vero e proprio sacrilegio. La chiusura della camera ardente – all’obitorio del Sant’Eugenio – sarebbe motivata da questo. D’Alema ha detto di non aver varcato la soglia della camera ardente, proprio per evitare disordini. «Ero amico di Pino».  

Altra questione: un idolo di Napoli, anzi secondo alcuni «un pezzo di Napoli», vuole essere seppellito a Talamona, cioè in Toscana. E i suoi figli decidono che le esequie si svolgeranno a Roma e non nella sua città.
I fratelli avrebbero voluto i funerali a Napoli, ma i figli, che sono nati nella Capitale, hanno deciso che la cerimonia si svolgerà oggi a Roma, nella chiesa della Madonna del Divino Amore, abbastanza grande per contenere la prevedibile folla di fan. Pino voleva essere cremato e sarà cremato subito dopo la cerimonia di oggi. Quindi, probabilmente venerdì, le sue ceneri saranno portate a Napoli. Sabato la sua città potrà salutarlo al Maschio Angioino, aperto per l’occasione. Il sindaco De Magistris ha proclamato il lutto cittadino. I napoletani hanno organizzato una manifestazione di cordoglio e ricordo per stamattina alle 11 in piazza Plebiscito a Napoli. Canteranno le sue canzoni, mentre a Roma si celebrerà il funerale. Molti hanno chiesto alla Rai di trasmettere le esequie in diretta.  

Resta la domanda se, correndo a Grosseto o a Orbetello invece che a Roma, ci sarebbe stata qualche possibilità.
Forse sì. Grosseto ha tra l’altro un reparto di emodinamica che viene considerato d’eccellenza. Il cardiologo di Pino Daniele però, professor Achille Gaspardone, non ci dà molte speranze: «Ogni giorno per lui era un giorno di vita in più guadagnato. E lui lo sapeva bene. Questa fine era nell’evoluzione stessa della malattia. Grazie alla tecnologia degli stent Pino Daniele ha, in pratica, guadagnato quasi 30 anni. A 30 anni, infatti, ha messo il primo bypass con cui ha cominciato a fronteggiare una malattia congenita. E nel tempo si sono susseguiti altri interventi (quattro in tutto – ndr). La sua situazione era gravissima, anche se dall’esterno non si percepiva. Qui in ospedale sono state fatte tutte le manovre di rianimazione ma lui quando è arrivato era già morto. Con un infarto acuto in un caso su due si muore subito. La sua vita era appesa a un filo e lui lo sapeva bene. Un unico vaso vascolarizzava tutto il cuore. Una volta che questo ha ceduto non c’è stato più nulla da fare». (leggi)

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