Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  gennaio 07 Mercoledì calendario

Da Pavarotti a Battisti, da Dalla a Pino Daniele: quando i “parenti serpenti” litigano per il funerale (e per l’eredità) All’origine di tutto sempre un incrocio di affetti privati

Parenti serpenti (Mario Monicelli, 1992), ma anche Fratelli coltelli (Maurizio Ponzi, 1997). La famiglia che da vincolo di solidarietà e fratellanza si trasforma in groviglio di attriti. La battuta di Kipling («tre italiani, tre partiti politici») nel momento solenne della morte diventa «tre parenti, tre opinioni diverse». Se poi i parenti sono pure di più il caos è esponenziale.
Nelle famiglie – larghe o allargate che siano – ognuno vuole dire la sua quando arriva l’ora di funerali & eredità. Ma basta anche una testa sola, ma tenace, come quella della vedova di Lucio Battisti a rendere complicati omaggi e celebrazioni. Grazia Veronese, vedova Battisti, negli anni ha sempre cercato di bloccare tutte le manifestazioni di omaggio al cantautore tanto a Poggio Bustone (Rieti) dove era nato quanto a Molteno (Lecco) che aveva eletto a buen retiro. Ora sarà la Cassazione a decidere la legittimità o meno del Festival «Un’avventura, le emozioni» che si è sempre tenuto a Molteno. Nel frattempo per scoraggiare il pellegrinaggio dei fan sulla tomba di Battisti, ha deciso che le spoglie avrebbero lasciato il cimitero. Sono rimaste solo le canzoni.
Non è stata semplice la gestione dell’eredità Pavarotti. Il tenore morto nel 2007 ci mise del suo, facendo diversi testamenti, mentre all’indomani del funerale spuntò un’amica che accusò la seconda moglie, Nicoletta Mantovani, di isolarlo dalle figlie avute dal primo matrimonio. Ci fu anche un’inchiesta della procura di Pesaro, a carico di ignoti, su una presunta circonvenzione di incapace quando Pavarotti prima di morire ridefinì eredità ed eredi. Alla fine pace fu: Nicoletta Mantovani e le tre figlie nate dal matrimonio con Adua Veroni hanno raggiunto un accordo per la divisione dei beni immobili.
Chi ha troppi figli e chi non ne ha.
Per Lucio Dalla nessun testamento, cinque eredi e un grande escluso. Gli eredi sono i cinque cugini (con i figli sono in 10 ad avere voce in capitolo), il grande escluso è quel Marco Alemanno che ha convissuto con il cantante fino alla sua morte. Quindici anni insieme, ma per la legge sono nulla.