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 2015  gennaio 07 Mercoledì calendario

INFLAZIONE GALOPPANTE: UN VOTO VALEVA 65 EURO UN ANNO FA. OGGI 80 – «Gli zingari in coda per le primarie Pd a Roma, cinesi a frotte per quelle a Napoli, nugoli di pachistani per le primarie Pd a Trento, poi le manovre di Mafia Capitale per far vincere il candidato Pd amico della cricca», racconta il Giornale, «e adesso l’ombra di soldi in cambio di voti a Firenze, nella culla di Matteo Renzi, per le primarie che gli hanno fatto bruciare tutte le tappe, dalla segreteria Pd a Palazzo Chigi»

INFLAZIONE GALOPPANTE: UN VOTO VALEVA 65 EURO UN ANNO FA. OGGI 80 – «Gli zingari in coda per le primarie Pd a Roma, cinesi a frotte per quelle a Napoli, nugoli di pachistani per le primarie Pd a Trento, poi le manovre di Mafia Capitale per far vincere il candidato Pd amico della cricca», racconta il Giornale, «e adesso l’ombra di soldi in cambio di voti a Firenze, nella culla di Matteo Renzi, per le primarie che gli hanno fatto bruciare tutte le tappe, dalla segreteria Pd a Palazzo Chigi». Un tale ha infatti presentato una denuncia contro il Pd fiorentino sostenendo d’aver ricevuto da un sostenitore del boy scout 15 euro per l’iscrizione al Pd e altri 50 per votare a favore della rottamazione. Può darsi che questo tizio menta: c’è gente che, pur di finire sui giornali, confesserebbe d’essere il Mostro di Firenze. Ma visto che tutte le altre accuse sono vere, dagli zingari in coda a Roma per le primarie alle manovre di Mafia Capitale per far vincere Nicola Zingaretti alle europee del 2004, non è così inverosimile nemmeno l’accusa del mercimonio di voti all’interno del partito. Si vedrà. Ma ammesso e non concesso che l’accusa sia fondata, ciò significa che per l’economia va sempre peggio. Poco più d’un anno fa, prima dell’inflazione, per vendere e comprare voti bastavano 65 euro. Oggi ne servono almeno 80. ItaliaOggi 7/1/2015