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 2015  gennaio 07 Mercoledì calendario

Il 2014, l’anno più caldo di sempre. Battuto anche il record del Niño

Non era facile crederci ieri mattina, quando l’aria ultra gelida in arrivo dal Polo Nord si è abbattuta su New York, ma il 2014 è stato ufficialmente l’anno più caldo di sempre. Almeno da quando registriamo le temperature medie globali, cioè dal 1891. Lo hanno confermato i dati pubblicati dalla Japan Meteorological Agency (Jma), vale a dire uno dei quattro servizi mondiali che tengono queste statistiche con misurazioni a terra e via satellite.
Dati giapponesi e Usa
Secondo la Jma, l’anno che si è appena concluso è stato più caldo di 1,1 gradi Fahrenheit (0,63 gradi centigradi) rispetto alla media del secolo scorso. Questo gli ha consentito di superare il 1998, che finora aveva detenuto il record. La differenza preoccupante, però, è che mentre nel 1998 c’era stato un fortissimo fenomeno di El Niño, che in genere aumenta le temperature globali, nel 2014 non si è verificato nulla di simile. L’incremento del caldo quindi non è dipeso da qualche evento meteorologico speciale, ma è semplicemente un dato ormai normale che si ripete, secondo gli scienziati a causa dei comportamenti degli uomini. Va sottolineato, infatti, che tutti i dieci anni più caldi di sempre sono stati registrati dal 1998 in poi. Questo conferma che si tratta di un processo in corso, accentuato negli ultimi tempi, e quindi collegato al continuo aumento delle emissioni di gas.
Il preoccupante record è stato ottenuto perché tre stagioni su quattro, cioè primavera, estate ed autunno, sono state le più calde di sempre. L’inverno, invece, è arrivato solo al sesto posto. Gli altri tre servizi che conducono rilevamenti simili sono l’agenzia spaziale Nasa, la National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti, e l’Hadley Center della Gran Bretagna. I loro dati sono attesi nei prossimi giorni, ma la previsione è che confermeranno la tendenza già rivelata dai colleghi giapponesi.
Scettici e vortici polari
Gli scettici continuano a mettere in dubbio la connessione fra il riscaldamento globale e le emissioni gassose prodotte dagli uomini, anche usando fenomeni come il «Polar Vortex», che in questi giorni sta colpendo nuovamente il Midwest e la costa orientale degli Usa. I sostenitori del global warming, però, rispondono che anche questi fenomeni in forte controtendenza dimostrano proprio l’inusuale mutamento delle temperature, dovuto ai nostri comportamenti.
Gli occhi su Parigi 2015
Durante il recente viaggio in Cina, il presidente Obama ha annunciato un accordo con il collega Xi per avviare la riduzione volontaria delle emissioni nei due Paesi. Il tema è stato ridiscusso a Lima durante la conferenza preparatoria del vertice che si terrà nel 2015 a Parigi, per definire un nuovo trattato contro il riscaldamento globale.