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 2015  gennaio 07 Mercoledì calendario

Attentato a Charlie Hebdo: 12 morti

• Alle 11.30 i fratelli Kouachi incappucciati, vestiti di nero, armati di un kalashnikov e di un fucile a pompa, escono da una Citroën C3 nera ed entrano al 10 di rue Nicolas-Appert. Cercano la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. Il primo a morire sotto i loro colpi è un inserviente di 42 anni, Fredéric Boisseau, che si è trovato sulla loro strada. Poi i due entrano nella sala riunioni e ammazzano Stéphane Charbonnier, per tutti Charb, 47 anni, direttore del settimanale. Quindi nel giro di pochi minuti muoiono Jean Cabut detto Cabu, 76 anni, vignettista; George Wolinski, 80 anni, vignettista; Bernard Verlhac detto Tignous, 57 anni, vignettista; Philippe Honoré, 73 anni, vignettista; Bernard Maris, 68 anni, economista che aveva una rubrica su Charlie Hebdo con lo pseudonimo di Oncle Bernard; Elsa Cayat, psicanalista e giornalista; Michel Renaud, ex capo di gabinetto del sindaco di Clermont Ferrand; Mustapha Ourrad, correttore di bozze musulmano che tra un mese sarebbe diventato cittadino francese; la guardia del corpo del direttore Franck Brinsolaro, 49 anni. Alle 11.45 i due uomini tornano in strada e si dirigono verso la Citroën. Nei video girati con il telefonino dalle finestre e dal tetto li si sente gridare «Allah Akbar!», «Allah è il più grande», e «Abbiamo ucciso Charlie Hebdo!», «Abbiamo vendicato il profeta Maometto!». I due scappano e durante la fuga ammazzano un poliziotto, Ahmed Merabet, 42 anni, musulmano [Per saperne di più leggi qui].