Mara Monti, Il Sole 24 Ore 7/1/2015, 7 gennaio 2015
LA CINA RIAPRE AI BOND IN EURO
Alla Cina piace sempre di più l’Europa. Con i tassi di interesse ai minimi storici e con gli investimenti in euro sempre più frequenti le società cinesi accelerano i finanziamenti in euro attraverso l’emissione di corporate bond. La prima a tentare questa strada quest’anno è il colosso mondiale delle utilities: China State Grid ha già fissato la data del road show europeo con gli investitori lunedì 12 gennaio, prima tappa Londra. Soltanto al termine degli incontri si conosceranno i dettagli dell’ammontare dell’emissione e i tempi. Per ora si sa soltanto che il bond in euro verrà collocato attraverso la divisione di Hong Kong, la State Grid International development. Finanziarsi a tassi bassi è diventata una priorità anche per colossi come la China State Grid che per i prossimi cinque anni ha un piano di investimenti di 400 miliardi di yuan (circa 64 miliardi di dollari) per migliorare la rete di distribuzione. Lo spread tra i rendimenti dei bond in euro e in yuan è ampio: a fronte di una media dell’1,1% nella valuta europea, il rendimento del debito in yuan è il 5,35%. Due anni fa altre due società cinesi del settore petrolifero avevano emesso bond in euro, la Sinpec e la Cnooc, ma da allora più nulla. L’interesse del mercato non manca dal momento che gli investitori sono alla ricerca di opportunità per diversificare il portafoglio. Il problema è la trasparenza delle informazioni che gli emittenti saranno disposti a fornire e su questo?State Grid è attesa al varco.