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 2014  maggio 09 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Federica Mogherini
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Maurizio Lupi
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro degli Affari regionali è Maria Carmela Lanzetta (senza portafoglio)
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente facente funzioni dell’ Egitto è Adly Mansour
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Cominciamo dai nomi: Catozzo, Frigerio, Greganti, Grillo, Maltauro, Paris, Rognoni. A questi possiamo aggiungere: Antezza, D’Alessio, Gittardi.

Che diamine...I primi sette sono gli arrestati di ieri (l’ultimo, Rognoni, sta ai domiciliari). Gli altri tre sono i magistrati che li hanno messi dentro, cioè il primo è il gip, il giudice per le indagini preliminari, gli altri due sono i pubblici ministeri. La faccenda è grossa perché riguarda, tra l’altro, Expo 2015. Ho detto “tra l’altro”, perché i sette avevano le mani in pasta in almeno altre due faccende: la progettazione dei lavori della Città della Salute nel comune di Sesto San Giovanni (gare per 323 milioni di euro) e il servizio di supporto non sanitario alle Fondazioni Carlo Besta e Istituto Nazionale dei Tumori, destinate a fondersi. Tutti questi elenchi dovrebbero averle già fatto capire di che si tratta.  

Appalti.
Soldi pubblici destinati agli appalti e nel nostro caso, in particolare, il progetto sulle Vie d’acqua e quello sulle case per le delegazioni straniere. La legge impone che si proceda con le gare, e non so più se la cosa a questo punto abbia senso, non so se non converrebbe, data la vastità dei trucchi che riguardano gli appalti pubblici, non affidarsi semplicemente a qualcuno che poi, se fa male, risponde. Un po’ com’era la vecchia Protezione Civile di Bertolaso, smantellata per volere degli stessi costruttori (irritati perché i lavori non venivano più ripartiti tra le ditte accreditate dalle varie tribù) e che in pratica non funziona più. Naturalmente gli arrestati di ieri sono tutti innocenti fino a prova definitiva, ma intanto le ipotesi dei magistrati Antezza-D’Alessio-Gittardi mostrano bene, ancora una volta, come funziona in Italia questo tanto celebrato sistema degli appalti. C’è un gruppo di furbi che porta a pranzo funzionari variamente ansiosi di far carriera. I funzionari fidano che i furbi, pieni di relazioni dappertutto, mettano una buona parola quando si tratta di assegnare poltrone di un certo peso. In cambio, in vari incontri, informano i furbetti su come si sta scrivendo il bando di gara. I furbetti suggeriscono la forma del bando e nello stesso tempo accumulano in anticipo notizie preziose per vincere. L’inchiesta e gli arresti di ieri sono questo.  

Come si sono accorti di questo (eventuale) malaffare?
Indagando sull’attività delle cosche in Lombardia, quell’inchiesta di cui parlammo a suo tempo grazie a un’importante conferenza stampa di Ilda Boccassini, coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Quell’indagine si chiamava “Infinito” e gli arresti di ieri fanno parte di un ramo di quell’inchiesta. Boccassini coordina anche questo lavoro e del resto i due pm fanno parte uno del pool antimafia (Gittardi), l’altro dell’anticorruzione. Ci mette la faccia anche Bruti Liberati, procuratore capo: «Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire a Expo di ripartire al più presto». Secondo quanto affermano gli stessi inquirenti, l’inchiesta e gli arresti non dovrebbero in alcun modo intralciare i lavori dell’Esposizione, a cui manca un anno per il debutto. Gittardi: «L’amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala, non è coinvolto in alcun modo nell’inchiesta, non sono stati sequestrati atti dei procedimenti amministrativi in corso e quindi Expo può tranquillamente procedere e operare». Nel fascicolo ci sono anche i nomi di Berlusconi, Previti e Gianni Letta, ma nemmeno loro sono coinvolti. Anche se alcune delle riunioni si sarebbero svolte proprio in casa di Previti.  

Che cosa capiamo leggendo la lista degli arrestati?
Sarebbe interessante conoscere anche i nomi dei venti per cui il gip non ha concesso gli arresti. L’operazione ha impegnato 200 finanzieri ed è stata perfezionata da 80 perquisizioni in case private, società ed enti pubblici di Milano, Roma, Torino, Vercelli, Alessandria, Pavia, Lecco, Vicenza, Bologna, Ferrara, Reggio Emilia, Pescara, La Spezia, Genova. Diciamo che per ora l’inchiesta ci è stata descritta a grandi linee, ma scorrendo i nomi crediamo di capire che esisteva una cupola specializzata nell’accaparrarsi gli appalti, che si riuniva di preferenza nel circolo culturale Tommaso Moro («partecipavano direttori generali di aziende ospedaliere, imprenditori, personaggi di rilievo politico») e qui organizzava le spartizioni. Alle quali partecipavano tutte le forze politiche: Greganti è il famoso faccendiere che operava per conto del Pci e che messo dentro ai tempi di Mani Pulite destò l’ammirazione generale per il fatto che non disse neanche mezza parola. Dobbiamo arguire che al tavolo del Tommaso Moro rappresentava gli interessi della sinistra e del centro-sinistra. Gianstefano Frigerio faceva lo stesso lavoro, nella stessa epoca, per conto della Dc, e passò poi a Forza Italia. Gli analisti più spericolati vedono un parallelo tra gli schieramenti politici a cui alludono gli arrestati e quelli presenti al governo, dove esiste un asse speculare formato da ciellini (ministro Lupi) ed esponenti delle Cooperative (Poletti). Renzi ha tentato di spazzar via questi ragionamenti con una dichiarazione in cui dice «La politica con tutto questo non c’entra».  

Chi sono gli altri?
Il più importante è Angelo Paris, direttore pianificazione acquisti di Expo 2015. In una telefonata lo si sente dire: «Io vi do tutti gli appalti che volete, se favorite la mia carriera».
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