Andrea Montanari, MilanoFinanza 9/5/2014, 9 maggio 2014
SKY, TENGONO RICAVI E ABBONATI
Nonostante il congelamento dei consumi, Sky Italia tiene sia sul business che sul numero di clienti. I conti del primo trimestre dell’anno della pay tv, desunti dalla trimestrale della capogruppo 21st Century Fox (li ha presentati ieri a New York), riferiscono infatti di un giro d’affari nel periodo gennaio-marzo vicino ai 680 milioni, in linea, tenuto conto del cambio euro-dollaro, con i ricavi dello stesso periodo dello scorso anno.
E anche se non è più uno degli asset più brillanti del colosso che fa capo a Rupert Murdoch, Sky Italia mantiene buoni margini (50 milioni), sempre in linea con il primo trimestre del 2013, nonostante il notevole impatto dell’acquisto dei diritti esclusivi per le Olimpiadi invernali di Sochi dello scorso febbraio. Tengono anche gli abbonati, che restano fermi a 4,75 milioni: risultato che soddisfa l’ad Andrea Zappia, anche perché il mercato non cresce (Mediaset Premium è ferma sulla soglia dei 2 milioni di clienti) a causa della maggiore oculatezza degli italiani. A garantire invece la crescita del fatturato della pay tv di 21st Century Fox è Sky Deutschland, che ha avuto un impatto positivo per 150 milioni in termini di ricavi consolidati della controllante. Anche se poi la tv tedesca presenta un ebitda negativo (-8,6 milioni) a fronte di clienti in crescita (3,7 milioni, 64 mila in più rispetto all’anno precedente).
Ora la grande sfida per Sky Italia riguarda i Mondiali di calcio in Brasile, che scattano a metà giugno. L’emittente oltre a una programmazione specifica sta lavorando all’apertura di nuovi canali dedicati tra quelli di sport con la modalità «mosaico», come già avviene per MotoGp e Formula Uno, che offre l’opportunità di vedere più match in contemporanea. In questo modo si punta alla nuova clientela. E sempre il calcio sarà l’altra grande partita dei prossimi mesi. Sul tavolo ci sono i diritti per la Serie A che fanno gola alla pay, a Mediaset Premium e, si dice, anche alla qatarina Al Jazeera. Ma un nuovo competitor potrebbe spuntare. Fox Sports, che fa sempre parte dell’impero di Murdoch, vuole correre mettendo sul piatto oltre 300 milioni (contro i 268 milioni pagati da Mediaset ogni anno e i 561 di Sky). L’arrivo di Fox - società legalmente separata da Sky Italia - rientrerebbe in un più ampio disegno del tycoon australiano che, con l’assistenza di Deloitte e dello studio legale Mazzoni&Associati di Milano, avrebbe messo in piedi un piano d’attacco al Biscione. Fox potrebbe affittare una nuova banda su Mediaset Premium o creare una piattaforma pay sul digitale per oscurare la serie A dalla tv di Cologno, forte a sua volta dell’esclusiva per la Champions League 2015-2018. Intanto sull’asta della Lega Calcio l’Antitrust ha chiesto lumi.
Andrea Montanari, MilanoFinanza 9/5/2014