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 2014  maggio 09 Venerdì calendario

IN EUROPA ARRIVA IL PRIMO BOND IN YUAN


La Bank of China lancia un’obbligazione in yuan sulla piazza lussemburghese. Si tratta del primo bond di questo tipo emesso nell’Eurozona da una società cinese. L’obbligazione è da 2,5 miliardi di yuan (circa 280 milioni di euro), avrà scadenza triennale e garantirà un rendimento del 3,7%.
L’operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nel processo di internazionalizzazione della valuta cinese. Come ricorda South China Morning Post, l’emissione va inoltre letta in scia alle pressioni sugli istituti cinesi affinché si consolidino in previsione del rischio dell’aumento dei crediti in sofferenza. Per la Bank of China si tratta della terza operazione di questo tipo nel giro di cinque mesi. Già lo scorso gennaio la terza banca cinese aveva emesso bond per 2,5 miliardi di yuan sulla borsa londinese. Il mese successivo era stato il turno della borsa di Singapore con un’emissione da 3 miliardi. Il Lussemburgo si contende con Parigi e Francoforte il ruolo di hub per l’internazionalizzazione della «moneta del popolo» in Eurolandia. Se ad aprile, in occasione della visita del presidente cinese Xi Jinping in Europa, la Bundesbank aveva firmato con People’s Bank of China (Pboc, la banca centrale cinese) un memorandum d’intesa per l’istituzione a Francoforte di una camera di compensazione per le transazioni in yuan, superando la concorrenza della capitale francese, la borsa lussemburghese ha dalla sua la leadership europea nella quotazione di obbligazioni denominate in yuan. Va inoltre segnalato che l’altroieri è stato annunciato un aumento di capitale del valore di 1 miliardo di yuan, (circa 116 milioni di euro) della filiale di Francoforte della Bank of China. Si tratta del più cospicuo aumento di capitale per l’istituto da quando ha iniziato a operare nel Vecchio Continente. L’operazione, ha spiegato in una nota il direttore esecutivo dell’ufficio tedesco Li Guang, ha tra gli obiettivi quello di promuovere gli scambi transfrontalieri in yuan e creare un ambiente più sicuro per la valuta cinese. Ma la banca, sbarcata in terra tedesca nel 1989, vuole anche rafforzarsi nella competizione interna ai colossi del credito cinese per ricevere l’autorizzazione a effettuare le transazioni in valuta cinese nell’ambito dell’accordo con la Bundesbank.

Andrea Pira, MilanoFinanza 9/5/2014