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 2010  dicembre 28 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Siamo alle prese con un nuovo incubo, quello dei pacchi-bomba che vengono mandati alle ambasciate e, quando li si va ad aprire, scoppiano.

Finora però non è successo niente.
Lo dice lei. Il povero Cesar Mella, impiegato dell’ambasciata cilena, è stato ferito al torace, agli occhi e alle gambe, è andato da solo al Policlinico Umberto I di Roma e qui gli hanno dovuto ampitare mignolo e anulare. L’impiegato dell’ambasciata svizzera ha corso il rischio di perdere una mano. Questi ordigni sono inzeppati di detriti, bulloni o chiodi, e fanno male. Ieri ne è stato disinnescato un altro all’ambasciata Grecia, identico a quelli che erano stati recapitati alle ambasciate svizzera e cilena. Qualcosa nell’innesco non ha funzionato e fortunatamente non è successo niente. La polizia è stata poi bombardata dai falsi allarmi. Sono arrivate telefonate dalle ambasciate del Venezuela, della Danimarca, del Principato di Monaco, della Finlandia, dell’Albania, dell’Egitto, della Slovenia. Gli artificieri, accorsi, hanno poi trovato che i pacchi contenevano un’agenda (Principato di Monaco), tre libri (Slovenia), un calendario (Egitto). L’effetto panico è però uno di quelli a cui mirano gli attentatori. Così come la risposta mediatica, piuttosto forte in Italia. Il terrorismo è in qualche modo teatro, senza mezzi di comunicazione di massa e senza un pubblico che si spaventa o impressiona non avrebbe quasi ragione di esistere.

Che cosa ci ha fatto capire l’unico pacco-bomba vero arrivato ieri, cioè quello greco?
È dello stesso tipo dei due mandati alle ambasciate svizzera e cilena il 23 dicembre. Una busta gialla, un innesco a strappo. Fino al momento in cui scriviamo, questo terzo pacco-bomba non è stato rivendicato, ma non c’è nessuna ragione per non attribuirlo alla sigla che s’è intestata i primi due attentati. Il Fai, Federazione anarchica informale.

Che roba è?
Non ha niente a che vedere con la Federazione Anarchica Italiana (stessa sigla, Fai), che ha anzi preso le distanze da questi pacchi-bomba: «Noi facciamo della chiarezza e della collegialità dei mandati il nostro atto di garanzia di un metodo libertario ed egualitario» eccetera. La Federazione Anarchica Informale, secondo gli esperti, è una sigla contenitore senza veri padroni, «un brand usato in franchising» a cui fanno capo altre organizzazioni misteriose, micronuclei di una decina di persone al massimo, roba che sembra uscita da una storia a fumetti, la “Cooperativa Italiana Fuoco e Affini Occasionalmente Spettacolare”, la “Brigata 20 luglio”, le “Cellule Contro il Capitale, il Carcere, i suoi Carcerieri e le sue Celle”, la “Solidarietà Internazionale”. Costoro sembrano avere una predilezione per il periodo delle feste: pochi giorni prima del Natale 2003 mandarono pacchi-bomba al presidente della Banca Centrale Europea, al presidente del Partito Popolare Europeo e anche a Prodi, che in quel momento presiedeva la Ue. L’impresa venne battezzata “Operazione Santa Claus”. Altri pacchi-bomba: nel 2004 ne furono recapitati due al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, disinnescati in tempo. Nel 2005 fecero esplodere tre ordigni a Milano (nessuna vittima), e nel 2006 mandarono una busta esplosiva al sindaco di Torino, Chiamparino, anche questo individuato a tempo. Le sigle mezzo-buffonesche non devono ingannare, visto che qualcuno a questi scherzi ci rimette le dita. A gennaio D’Alema vuole dedicare a questa storia una seduta del Copasir, l’organo parlamentare che controlla i nostri servizi di sicurezza.

Perché i cileni? Perché gli svizzeri? Perché i greci?
In Svizzera sono detenuti dal 15 aprile due anarchici italiani – Costantino Ragusa e Silvia Guerini – e un anarchico svizzero, Luca Bernasconi. Messi dentro perché stavano preparando – secondo l’accusa – un attentato all’Ibm. A Santiago del Cile, nel maggio del 2009, saltò in aria l’anarchico Mauricio Morales che si preparava ad attaccare una caserma della gendarmeria con un estintore imbottito di polvere nera. Gli Anarchici Informali reagirono attaccando la Bocconi e il Cie (Centro di Identificazione ed espulsione) di Gradisca sull’Isonzo. Quanto ai greci, a novembre gli anarchici di quel paese hanno mandato pacchi-bomba a molte ambasciate. Il loro coinvolgimento sembra chiaro anche dalla rivendicazione del 23 dicembre.

Che cosa dice questa rivendicazione?
Gli inquirenti ne hanno resi noti solo alcuni brani. «Abbiamo deciso di far sentire di nuovo la nostra voce con le parole e con i fatti. Distruggiamo il sistema di dominio. Viva la FAI, viva l’Anarchia. Federazione Anarchica Informale cellula rivoluzionaria Lambros Fountas». Lambros Fountas è un anarchico greco rimasto ucciso negli scontri ad Atene dello scorso 11 marzo. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 28/12/2010] (leggi)

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