Il Messaggero 28/12/2010, 28 dicembre 2010
PIU’ SOLDI AI POLIZIOTTI CHE SPARANO MENO
Stipendi più alti per i poliziotti e i soldati che usino meno le armi da fuoco. E’ la proposta avanzata dal governatore dello Stato di Rio de Janeiro, Sergio Cabral e dal sindaco della capitale carioca Eduardo Paes. L’idea è legata al buon andamento della lotta ai narcos nelle favela che sembra aver imboccato la giusta direzione. Dopo anni di una guerra sanguinosa le forze dell’ordine hanno cominciato a ottenere risultati più che soddisfacenti e adesso le autorità non vogliono rovinare tutto per colpa di qualche “grilletto facile”. Governatore e sindaco sono convinti che nei prossimi mesi molte favelas potranno essere convertite in quartieri «normali e vivibili».
In passato tra molte autorità politiche e soprattutto militari dominava il concetto che “il miglior narcotrafficante è quello morto”. In tal modo la polizia si scontrava regolarmente con i narcos sparando all’impazzata e uccidendo spesso a molti giovani innocenti. Una guerra che ha portato alla luce una connivenza tra polizia e alcuni politici che sono riusciti a far carriera protetti e aiutati con migliaia di voti proprio dai narcotrafficanti. Una guerra in cui c’era un ampio margine di impunità per chi uccideva senza scrupoli.
Ora questo panorama sta cambiando in gran parte grazie all’assegnazione al Brasile dei Giochi olimpici del 2016 che potrebbe essere anche ricordato come l’anno della definitiva pacificazione di Rio.
Davanti alla proposta di stipendi più alti per i poliziotti meno sanguinari, il comandante generale della polizia militare, Mario Sérgio Duarte, ha già annunciato che un cambio di rotta nella lotta contro la violenza usando meno la forza «a qualsiasi costo» e un utilizzando maggiormente i servizi di intelligence per poter catturare i narcos vivi ed evitare così danni “collaterali”. A Rio ci sono 701 favelas, dove vivono circa 1,5 milioni di abitanti e il comune di Rio ne ha 5,5 milioni. Significa che un abitante su 5 vive in questo tipo di situazione.