GIAN ENRICO RUSCONI, La Stampa 28/12/2010, pagina 1, 28 dicembre 2010
Sacconi: Mirafiori può fare scuola (+tabella) - «Altro che scellerato, l’accordo sullo stabilimento Fiat di Mirafiori consente un investimento ingente e un aumento dei salari, è un accordo che può fare scuola»
Sacconi: Mirafiori può fare scuola (+tabella) - «Altro che scellerato, l’accordo sullo stabilimento Fiat di Mirafiori consente un investimento ingente e un aumento dei salari, è un accordo che può fare scuola». Così il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, difende l’intesa sulla fabbrica torinese firmata da tutti i sindacati (Fim, Uilm, Ugl e Fismic), escluso le tute blu della Fiom Cgil. Il numero uno della Cgil, Susanna Camusso, ha accusato Fiat di «escludere» con l’accordo su Mirafiori il sindacato della Fiom che ha detto no all’intesa e di cancellare così la libertà sindacale. Ma il ministro dello Sviluppo, Paolo Romani, invita la Cgil «a pensare che i problemi posti dall’ad Sergio Marchionne sono reali, come quello dell’assenteismo che viaggia al 12% contro una media del 4%». Mentre Sacconi è convinto che l’intesa su Mirafiori «può fare scuola» come modello di contrattazione aziendale per «consentire alle parti di condividere crescita dell’azienda e crescita delle retribuzioni». Non si può parlare di accordo «scellerato», dice Sacconi, perché salva «un investimento ingente» e prevede «un aumento dei salari» con un contratto aziendale «migliore del contratto nazionale». Un commento su Mirafiori arriva anche dal leader del Pd, Pier Luigi Bersani, secondo cui «l’iniziativa di Fiat è molto forte. Se porterà, come spero, a sollecitare una riforma, che ci vuole, dei meccanismi di partecipazione e di rappresentanza del mondo del lavoro, sarà un fatto che avrà un esito buono. Se invece porterà, come è anche possibile, a una disarticolazione dei rapporti sociali, allora sarà un fatto molto negativo». La Fiom, intanto, ha fissato per domani una riunione straordinaria del comitato centrale per definire le risposte da mettere in campo contro l’accordo separato ed è probabile che sarà annunciato lo sciopero entro la fine di gennaio. Oggi invece Fiat e sindacati si riuniranno a Roma per mettere a punto il contratto di lavoro per l’assunzione dei lavoratori dell’impianto campano (circa 4.600 al momento) per la newco costituita dalla Fiat a Pomigliano sulla base dell’accordo siglato a giugno, senza la Fiom. E l’intesa, che potrebbe anche essere raggiunta domani, dovrebbe fare da apripista per quella che andrà fatta entro il 2012 per la newco che sarà costituita a Mirafiori sulla base dell’intesa siglata il 23 dicembre. Sempre oggi si apre per Fiat una nuova partita importante in Brasile. Nel pomeriggio il presidente uscente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, e la nuova presidente Dilma Rousseff si recheranno con Marchionne, a porre la prima pietra del nuovo stabilimento della Fiat Automoveis nel porto di Suape, presso Recife. La nuova fabbrica produrrà 200 mila vetture l’anno a Pernambuco con un investimento di 1,3 miliardi di euro. Fiat, leader sul mercato brasiliano, investirà poi 4,4 miliardi da qui al 2014 nel portare la produzione della fabbrica di Betim, presso la capitale del Minas Gerais, Belo Horizonte, a 950 mila auto all’anno. Infine sul fronte prodotti, secondo Automotive News, Chrysler commercializzerà in Europa il nuovo Dodge Journey con un marchio del gruppo Fiat. Il sito europeo della rivista di auto scrive che «la versione piú grande del minivan sará commercializzata col nome Freemont, che Fiat farà debuttare al salone dell’auto di Ginevra a marzo per poi lanciarne le vendite in Europa a giugno. Il Freemont sostituirá Fiat Ulysse».