ANDREA MALAGUTI, La Stampa 28/12/2010, pagina 21, 28 dicembre 2010
Londra fa il boom In coda all’assalto degli scaffali - È stata una follia, una febbre contagiosa
Londra fa il boom In coda all’assalto degli scaffali - È stata una follia, una febbre contagiosa. Come se ogni singolo abitante del Regno Unito si fosse convinto di essere alla vigilia non tanto dell’aumento dell’Iva, destinata a passare dal 15,5 al 20% con i primi giorni del nuovo anno, ma piuttosto di una carestia capace di divorare i sogni e il futuro di intere famiglie. Un impulso irrefrenabile all’acquisto che ha spinto gli inglesi a mettersi le mani in tasca e a spendere in meno di quarantotto ore, tra Santo Stefano e il 27 dicembre, quattro miliardi di sterline, record assoluto nella storia del Paese. Non hanno comprato oggetti in saldo, li hanno sterminati, svuotando scaffali con la furia dei lanzichenecchi, riversando un fiume di denaro nelle casse dei grandi magazzini, da Selfridges a Marks & Spencer, da John Lewis a Brent Cross, shopping center a nord di Londra dove gli «hardcore shopper», come i contabili britannici chiamano i cacciatori seriali di merce scontata, hanno speso diecimila sterline al minuto, tremila in più della già patologica media nazionale. «Mai vista una cosa del genere». Jace Tyrrell, portavoce della New West End Company, che rappresenta i negozianti del triangolo d’oro londinese Oxford-Regent-Bond Street, racconta estasiato questo irripetibile week end natalizio. «Tra ieri e oggi un milione e seicentomila persone hanno acquistato merce per 160 milioni di sterline soltanto qui nel West End. Hanno paura della crisi in arrivo, comprano per risparmiare». Bizzarro paradosso, che prende forma nel giorno in cui una ricerca commissionata dal Times spiega che il 65% dei cittadini britannici è convinto che nel 2011 guadagnerà sensibilmente meno rispetto all’anno precedente e cinque milioni di famiglie prevedono che non saranno in grado di pagare il mutuo. Qual è la vera Inghilterra, quella che spende o quella che trema? «Accumulano oggi sperando di non soffrire domani». Forse. Alle quattro del mattino, cinque ore prima dell’apertura, la fila davanti a John Lewis arriva fino alla fermata della metro di Oxford Circus. Quattromila persone. Il giorno prima c’era stata la stessa scena da Selfrdiges. Fa un freddo cane, il termomentro dice meno quattro. Una signora sbuffa fumo bianco spiegando al marito la lista dei risparmi. «I saldi vanno dal 50 all’80%». Lei vuole una tv al plasma. La settimana scorsa costava 799 sterline, oggi ne vale 379. Marta Williams, infermiera al London Hospital, invece cerca scarpe italiane e sua sorella Helena un set per la tavola. «E’ color crema, damascato. Bellissimo. Costava 55 sterline, oggi me lo danno a 16 e 50». Una forbice che non ha senso. Batte i piedi per il freddo. «Un sacrificio utile, no?». A Brompton road la famiglia reale del Qatar per i suoi primi saldi da padrona di Harrods ha scelto come testimonial Jerry Hall, ex moglie di Mike Jagger e sua figlia Elizabeth Jagger. Sono arrivate alle nove su una carrozza tirata da quattro cavalli. Una fiaba pacchiana, perfetta per l’occasione. Sono scese, hanno fatto l’inchino e hanno tagliato il nastro mentre la gente applaudiva anche se non era esattamente chiaro che cosa. La Hall, capelli biondo cenere appena messi in piega, vestito blu di Roland Mouret e scarpe di Christian Dior - niente che si trovasse in quel momento sugli scaffali a buon mercato - ha stirato un sorriso di plastica con i suoi denti bianchissimi e ha tagliato con grazia un nastro rosa. Flash dei fotografi. Quindi uno strano signore con la tuba ha spalancato la porta a vetri. Una folla di bufali, più o meno seimila, si è scatenata all’interno sollevando la polvere della strada mentre le auto strombazzavano impazzite. Lei, divina texana, li ha guardati perplessa sbattendo le sopracciglia finte e simulando ammirata comprensione. Lizabeth, più ingenua, si è fermata davanti a una fila di borse di pelle viola e da lontano ha chiamato la sofisticata mammina. «Che ne dici se compro questa?». Così Jerry ha fatto un gesto con la mano che poteva dire «sì» o «no» o «le mie unghie sono perfette». Poi ha girato le spalle ed è scomparsa a bordo di una limousine bianca.