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 2010  dicembre 28 Martedì calendario

LA PILLOLA PER DIMAGRIRE, COSI’ LA SCIENZA DA ANNI INSEGUE UN SOGNO IMPOSSIBILE


La garanzia è lo strepitoso fisico di star del calibro di George Clooney e Leonardo Di Caprio che, insieme alla “friends” Courtney Cox e alla “casalinga disperata” Eva Longoria, sarebbero già clienti affezionati della nuova pillola “magica” contro la ciccia. L’ennesimo farmaco che promette miracoli. L’ennesimo rimedio che promette una linea da modelli. Promessa che, sotto i sensi di colpa delle abbuffate natalizie, non ha fatto altro che impennare la domanda.
Meratol - questo è il nome della pillola in questione - è stato messa in vendita ieri nel Regno Unito e ancor prima di arrivare sugli scaffali delle farmacie, ha ricevuto ordini intorno alle 30 mila unità a un costo di 35 euro a confezione. Un boom di richieste annunciato, se consideriamo che negli Stati Uniti, dove il farmaco è in vendita dallo scorso ottobre, di confezioni ne sono state già vendute circa 100 mila. Tutti “aspiranti magri” con la bilancia in sospeso in attesa che il miracolo avvenga. A detta degli scienziati che l’hanno realizzata non ci vorrà molto. Meratol avrebbe la capacità aumentare il metabolismo, riducendo l’assorbimento delle calorie, per poi bruciare i carboidrati e le calorie allo stesso tempo. In teoria, il nuovo farmaco è in grado di bruciare 310 calorie stando comodamente sul divano. Sugli effetti collaterali, quelli che hanno affossato altre pillole “miracolose”, sembra che non ci sia davvero nulla da dire. Meratol viene considerato un rimedio naturale, in quanto composto da estratto di alga bruna che possiede un alto contenuto di originali polifenoli marini; estratto di fico d’India, che ha proprietà antiossidanti e diuretiche; minerali e oligoelementi.
Se poi alla fine anche questo farmaco dovesse rivelarsi una bufala, poco male. Una nuova pillola prenderà il suo posto, illudendoci - o speriamo di no - di dimagrire senza fatica. Neanche il tempo di riconsiderare l’ipotesi di mangiare di meno e di comprare un nuovo paia di scarpe da ginnastica, che entro il 2013 potrebbe esser già in commercio un nuovo vaccino anti-grasso. In realtà, è già un farmaco usato contro il diabete ma che sperimentato già su oltre 550 persone sembra avere il potere miracoloso di fare calare il giro vita di due taglie in soli sei mesi. Non solo. Il Liraglutide - è così che si chiama il vaccino - simile all’insulina, si inietta e sfrutta un ormone intestinale che “dice” al cervello quando è ora di smettere di mangiare. «Miracoloso», negli effetti promessi. «Magico», nelle modalità d’azione. Sperando però che questa sia la volta giusta. «Non ci credo» sentenzia Leoluca Criscione dottore in farmacia e ricercatore biomedico a Basilea che ha scritto Mangiare sano e morire grassi - Uso e abuso di una sana alimentazione, pubblicato per le Edizioni Vitasanas (Basilea). «Le pillole magiche o miracolose non esistono», ribadisce il medico. E chi meglio di lui può saperlo, dopo aver speso 10 anni della sua carriera a rincorrere un sogno impossibile, quello dell’elisir della magrezza. Un decennio, una pubblicazione sulla prestigiosa rivista Nature, un team da guidare e svariati miliardi per capire che la pillola dell’obesità è un obiettivo irraggiungibile. Nonché pericoloso, visto gli effetti imprevisti che un farmaco può avere anche a distanza di anni. Pensiamo ai farmaci a base di “sibutramina”, quelli che avrebbero dovuto farci sentire sempre sazi quando in realtà sono stati ritirati dall’Agenzia Europea dei Medicinali per gli effetti collaterali sulla salute cardiovascolare di chi li ha assunti. Poi ci sono i farmaci che sfruttano il principio attivo “phentermine“, che provoca insonnia, mentre le pillole a base di “orlistat”, molte ritirate dal commercio, sono state perlopiù causa di incontinenza e dissenteria. E la lista sarebbe molto più lunga. «Oltretutto sono assolutamente inefficaci», dice Criscione. «La maggior parte - spiega - agisce “disattivando” uno dei 40 neurotrasmettitori che inibiscono l’appetito. Ma quando si “spegne” un neurotrasmettitore, ce ne sono 39 pronti a sostituirlo». Alla fine insomma, la presunta cura miracolosa rischia di farci ingrassare peggio di prima.
Nulla da fare quindi. Una linea perfetta va sudata, magari aiutando il nostro corpo seguendo qualche piccolo trucchetto. Come quelli che verranno insegnati in una mega-sperimentazione nel comune di Corleone, dove verrà misurato il metabolismo basale personale dei residenti, ovvero la capacità cioè che ognuno di noi ha di bruciare energia alimentare. Tutti i partecipanti riceveranno una lista con le quantità dei propri cibi preferiti da consumare. «Dimostreremo - dice Criscione - che basta conoscere il proprio corpo per raggiungere un buon peso forma senza rinunciare ai cibi preferiti, perfino quelli dei fast food».
Nulla si può fare invece per chi non vuole proprio sentir parlare di sacrifici. E’ quasi impossibile combattere l’illusione che un giorno ci sarà veramente una semplice pillola che risolva tutti i problemi di linea. Lo sanno bene le case farmaceutiche che - si stima - spenderanno entro il 2016 circa 2 miliardi di dollari per lavorare e lanciare nuovi trovati. E purtroppo noi ci ricascheremo. «Siamo talmente abituati - chiosa Massimo Di Giannantonio, docente di Psichiatria all’Università D’annunzio di Chieti - ad avere tutto e subito, senza alcuno sforzo che anche sbattendo il naso contro pillole inefficaci molti continueranno ad aspettare la pillola miracolosa comodamente seduti davanti alla tv».