Thomas de Quincey, Gli ultimi giorni della vita di Immanuel Kant, Adelphi, 28 dicembre 2010
KANT Stranezze ipocondriache di Immanuel Kant: passeggiava sempre solo per poter respirare con il naso (in compagnia avrebbe dovuto aprire la bocca per parlare, rischiando il contatto con i virus)
KANT Stranezze ipocondriache di Immanuel Kant: passeggiava sempre solo per poter respirare con il naso (in compagnia avrebbe dovuto aprire la bocca per parlare, rischiando il contatto con i virus). Utilizzava un sistema di tiranti per reggere le calze così da non dover usare le giarrettiere (che bloccavano la circolazione). Andava a dormire sempre alle dieci di sera in una stanza completamente buia (un raggio di luna poteva turbargli il riposo) (Thomas de Quincey, Gli ultimi giorni della vita di Immanuel Kant, Adelphi).