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 2010  dicembre 28 Martedì calendario

LE MILIZIE ANTI-LADRIO PER SALVARE LE OSTRICHE


Ci voleva anche questa! Prima la malattia, un virus letale che falcidia gli embrioni, riducendo la produzione del 20 per cento: un massacro che rischia di condurle all’estinzione. E ora ci si mettono anche i ladri. «Un flagello. È in tempi di magra che si intensificano i furti. L’intero mercato rischia la bancarotta» , protestano allarmati i produttori francesi. Parliamo di ostriche. Cose serie. Come se in Italia venisse paventata l’eclissi del gelato, o l’estinzione della pizza. Non è strano che si corra ai ripari. In verità un fenomeno di cui si parlava già da qualche tempo, ma sottovoce, quasi fosse un segreto. Perché top secret sono ancora le informazioni riguardanti le «milizie segrete» incaricate di sorvegliare le coltivazioni più importanti. Il giorno di Natale ne scriveva France-Soir, un articolo subito ripreso da radio e televisioni nazionali. Il tema scotta. Specie in questo periodo. È proprio durante le feste a cavallo di fine anno che si raccolgono e sono venduti i quantitativi più alti del prodotto francese per eccellenza. La storia riguarda in particolare il bacino dell’Arcachon, una delle zone lungo la costa atlantica di fronte a Bordeaux dove le ostriche sono più pregiate. È qui infatti che operano con maggior frequenza le pattuglie formate dai produttori locali, assieme agli agenti delle compagnie di sicurezza private e in pieno coordinamento con la polizia. «Si pattuglia specialmente di notte, con battelli, elicotteri dotati di visori per il buio e ben guidati via radio. Non possiamo fare altro. Ci sentiamo impotenti, i furti aumentano di anno in anno» , confida Olivier Laban, presidente del Comitato regionale della Conchyliculture. Lui è tra i promotori dell’azione di prevenzione, dopo che, 7 anni fa, negli archivi di Stato fu ritrovato un decreto del 1853 che garantiva ai produttori la facoltà di costituire «milizie particolari» per la difesa delle coltivazioni. Il dato più interessante è che in genere i ladri di ostriche sono coltivatori essi stessi. Persone che conoscono il mestiere, sanno dove trovare il prodotto migliore, spesso operano nelle vicinanze al luogo dove compiono il furto. Il problema si è fatto scottante nel 2009, quando si calcola che siano state rubate oltre 18 tonnellate di ostriche su di una produzione nazionale che, in tempi normali, supera le 500.000. Furti ancora limitati, a guardare le cifre. Ma il grave è che i tempi sono tutt’altro che normali. Probabilmente nessuno si sarebbe preoccupato di formare milizie armate se non ci fosse stata l’epidemia. Causa forse il riscaldamento dei mari, la comparsa di alghe tossiche: fatto sta che la combinazione letale tra il batterio meglio noto come «Vibrio Splendidus» e l’herpes OHS-V1 ha scatenato la moria. Un dramma per i circa 3.200 produttori francesi, che si calcola impieghino almeno 11.000 lavoratori diretti, con un fatturato annuo che varia tra i 450 e 600 milioni di euro. Sembra che al momento le quantità di ostriche sul mercato di Parigi siano meno della metà del normale. La malattia colpisce in particolare gli embrioni delle ostriche concave, le più pregiate delle coltivazioni atlantiche. Inevitabile l’aumento dei prezzi. Ieri Le Monde titolava: «Rare e care le ostriche per San Silvestro» . E riportava conti triplicati in tre dei migliori ostricari parigini. «Se va avanti di questo passo in Francia tra due anni non avremo neppure più un’ostrica. Dovremo guardare alle coltivazioni irlandesi o coreane. Ma sarà tutta un’altra cosa» , ci ha detto Laurent Laignel, direttore di «Le Petit Zinc» , noto ristorante di pesce a Saint Germain. Più raro il prodotto e più determinata la caccia ai ladri. «Le ronde e l’intervento massiccio della polizia hanno in qualche modo rallentato i furti negli ultimi mesi. Ma ora, con l’acuirsi della crisi i ladri tornano a colpire» , metteva in allarme agli inizi del mese Gerald Viaud, a sua volta presidente dei produttori del comprensorio Marennes Oléron. Ora basta poco per mettere in sospetto il sistema di sicurezza: la partenza inusuale di un battello contro la corrente creata dalla marea, i movimenti notturni nelle vicinanze delle coltivazioni. Di recente le Brigate nautiche della polizia regionale si sono dotate dei nuovi elicotteri C135 con visori a raggi infrarossi. Anche per i ladri di ostriche la vita sarà più dura.