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 2010  dicembre 28 Martedì calendario

IL MISTERO DI MR. BUDWEISER: MODELLA MORTA NELLA VILLA DELL’EREDE DELLA BIRRA —

La misteriosa morte di una modella di 27 anni nel palazzo di August Busch IV presso St. Louis nel Missouri ha scosso l’America, riproponendole la tragica saga di una delle sue più grandi dinastie industriali. La modella era Adrienne Martin, divorziata, con un figlio, da alcuni mesi sentimentalmente legata ad August Busch IV di 46 anni del famoso impero della birra Budweiser. È deceduta il 19 dicembre, non si sa per overdose di droga o farmaci, o per una grave aritmia cardiaca che la affliggeva dal 2002. È misteriosa non solo la causa del decesso, avvenuto, pare, alla presenza di August Busch IV, che aveva chiamato invano un medico, ma anche la condotta della polizia. Lo sceriffo di Huntleigh, Thomas Becker, informò i media di St. Louis, di cui la dinastia Busch e la birra Budweiser sono due icone, con alcuni giorni di ritardo, e sinora non ha avviato alcun indagine. L’ultimo Busch, un uomo avventuroso, cintura nera di judo e pilota auto da corsa e di aerei, ha burrascosi trascorsi con la giustizia. Stando ai media americani, non chiamò lo sceriffo subito, ma 40 minuti più tardi. Il suo avvocato Art Margulis ha tuttavia smentito che vi sia qualcosa di sospetto nella morte della modella. A nome di Busch, che dal 19 dicembre non è più comparso in pubblico, ha diffuso un laconico comunicato: «Ho perduto una cara amica in circostanze drammatiche» . Anche secondo Becker e secondo l’ufficiale medico Suzanne Mc-Cune, che ha condotto una autopsia preliminare (per i risultati definitivi occorrerà un mese circa), la morte di Adrienne Martin fu accidentale, forse dovuta alla sua malattia. «A mio parere, non è un caso di suicidio né di omicidio, non abbiamo trovato note di commiato né tracce di percosse» ha dichiarato la McCune ai giornalisti. KevinMartin, l’ex marito della modella, un cardiologo rimasto in buoni rapporti con lei, ha avallato questa ipotesi: «Conosco August, è una persona per bene, so che la spingeva a farsi controllare, ma lei rifiutava. Io l’avevo ammonita che la sindrome poteva colpirla all’improvviso, ma ribatteva sempre che esageravo» . L’ex marito ha ricordato che Adrienne Martin denunciò i primi sintomi subito dopo la nascita del figlio. Le esequie saranno private e la modella verrà cremata. Per August Busch IV e la dinastia Budweiser, come accennato, è un altro capitolo di una storia di successi pubblici e di tragedie private. August Busch IV è un divorziato — il suomatrimonio a Kate Tatcher durò due soli anni— senza figli, e vive in un palazzo di 16 stanze nella tenuta di famiglia. Vendette la Anheuser — Busch, l’azienda dinastica, produttrice della Budweiser e di altre note marche di birra, nel 2008, dopo averne perduto il controllo: la InBev belga la pagò ben 52 miliardi di dollari, una cifra record. August Busch IV intascò 10 milioni e mezzo di dollari, e conservò uno stipendio di 120 mila dollari mensili fino a tutto il 2014. Fu un trauma: dopo una gioventù turbolenta, era diventato un manager di notevole prestigio. In gioventù, Mr. Budweiser, come è anche chiamato, ebbe due scontri con la polizia. Nel 1983, sembra ubriaco, uscì di strada con l’auto in Arizona, un incidente che costò la vita alla sua compagna, Michelle Frederick di 22 anni: si nascose in un pagliaio e gli agenti lo rintracciarono 8 ore più tardi, ferito e sanguinante. Nel 1985, il giovane venne arrestato dopo essere fuggito da un posto di blocco dello Illinois, sempre in auto. Nel primo caso, non fu processato, nel secondo fu assolto dalla giuria a cui disse di avere scambiato i poliziotti per dei sequestratori. Stando a Terry Ganey, l’autore di un storia della dinastia, «lo salvò il potere familiare» . A St. Louis, che le deve parte dell’ascesa e dei trionfi sportivi cittadini, si dice che la dinastia è perseguitata dalla malasorte come la dinastia politica dei Kennedy: una analogia è stridente, nell’auto del senatore Ted, nel 1969, morì la segretaria Mary Jo Kopechne. Due discendenti del fondatore della casa, Adolphus Busch, furono protagonisti di fatti di sangue. August Busch I si suicidò nel 1934 con un colpo di pistola, e Peter Busch uccise un amico con un colpo di fucile nel 1976. Al processo sostenne che il colpo era esploso accidentalmente, e fu condannato agli arresti domiciliari.
Ennio Caretto