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 2010  maggio 19 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Silvio Berlusconi
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro delle Politiche europee è Andrea Ronchi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella
Il Coordinatore Nazionale di Sinistra Democratica è Claudio Fava
Il Presidente della Rosa per l’Italia è Savino Pezzotta

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Presidente dell’ Egitto è Hosni Mubarak
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri Tremonti ha parlato a Bruxelles della prossima manovra finanziaria. Era appena finita la riunione dei 27 ministri delle Finanze dell’Unione europea (Ecofin) e il titolare del nostro Tesoro ha convocato una conferenza stampa. «Domani (oggi per chi legge) presenterò al premier tutte le possibilità della manovra. Vareremo poi i provvedimenti un po’ prima del previsto, ma nulla è cambiato. L’Italia ha fatto bene e farà bene… vogliamo ridurre il volume del nostro debito pubblico ma non vorremmo che altri continuino con gli ”antichi vizi’ del debito privato. Quanto la Commissione ha proposto sulla riforma del patto di stabilità va bene ma… dalla Commissione viene la lezione che il controllo non può essere limitato al settore pubblico, ma va esteso al privato». Il ministro ha poi precisato che Bruxelles non ha chiesto all’Italia un impegno diverso da quello messo nero su bianco nella Relazione unificata. E ha aggiunto: «E’ ora di ridurre effettivamente il peso della mano pubblica. Della prossima finanziaria dovranno preoccuparsi «falsi invalidi ed evasori fiscali». Tremonti ha dato un dato impressionante relativamente alle pensioni di invalidità: dal 2001 a oggi sono passate da un costo di 6 a un costo di 16 miliardi. Ci sono poi i trasferimenti dal ministero degli Interni a una platea di comuni, trasferimenti che ammontano a 15 miliardi ogni anno. «Ci sono dunque enormi margini di intervento, senza che si producano effetti distorsivi o recessivi. E quando dico “ridurre la spesa pubblica” dico che c’è un uso non appropriato del denaro pubblico». Il ministro aveva esordito cercando di spazzar via le mille chiacchiere che si sono sentite in questi giorni: «Molto di quello che ho letto sui giornali non corrisponde alle informazioni a mia disposizione».

Che cosa hanno scritto i giornali in definitiva?
Non ricorda? Ne abbiamo parlato anche noi: slittamento delle finestre per l’andata in pensione, congelamento degli stipendi pubblici. Dopo la conferenza stampa, i giornalisti hanno circondato il ministro e gli hanno chiesto conto di queste voci. Tremonti: «Se lei mi chiede se stiamo stravolgendo il sistema pensionistico le dico di no, perché funziona bene: abbiamo il sistema previdenziale più stabile d’Europa». Tasse? «Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini, non aumenteremo le tasse». E la riduzione degli stipendi dei parlamentari? «Ne ho sentito parlare. Si ipotizzava un taglio del 5%. Mi viene da sorridere. Per me è solo un aperitivo».

Intende tagliare gli stipendi dei parlamentari più di questo?
Non lo so. Probabilmente allude al varo del federalismo e alla riduzione dei parlamentari già previsto in quella sede, anche se a scadenza più lontana. tuttavia necessario sapere che alleggerire le buste paga dei politici del 5% non porterà tutti questi risparmi allo Stato. Il costo globale del ceto politico, includendo proprio tutto, comprendendo anche le consulenze, non supera i quattro miliardi l’anno. Il 5% rappresenta 200 milioni. Qui si devono trovare 25 miliardi, se non 28 come ha scritto ieri Repubblica.

Sono le chiacchiere dei giornali, come dice il ministro.
Fino a un certo punto. Molti esponenti politici dicono la loro: Brunetta ha garantito che gli stipendi degli statali non sarebbero toccati, Calderoli invece sostiene che si interverrà sugli emolumenti degli alti papaveri”. Sarebbe una misura così concepita: tutti i dipendenti pubblici che guadagnano 75-80 mila euro lordi l’anno subiranno un prelievo pari al 10 per cento di quello che eccede questa somma. I colpiti sarebbero magistrati, professori universitari, dirigenti di prima e seconda fascia, diplomatici, prefetti. Calderoli è molto attivo in questo periodo, anche in modo difforme da Bossi. Ma su parlamentari e magistrati s’è detto d’accordo anche Bossi: «Bisogna tagliargli gli stipendi».

Non è strano?
La Lega si pone in questo momento come partito della stabilità, l’unico in grado di tenere in piedi questo governo. «Finché c’è la Lega non c’è pericolo» è un’altra delle frasi pronunciate da Bossi per far capire che non c’è bisogno di aprire a Casini (anche se Casini e Calderoli si sono poi incontrati). Ma Bossi è arrivato fino al punto di difendere l’euro, una cosa davvero sorprendente se ci si ricorda quello che diceva contro la moneta unica non molto anni fa.

Che cosa ha detto?
«Il governo e in particolare il ministro Tremonti dovrà tenere conto della volontà dell´Europa. E noi non possiamo perdere anche l´euro: è l´ultima moneta di scambio che abbiamo». Bossi non incontra Tremonti da tre settimane. «La manovra economica sarà dura. Ora Tremonti è in Europa. Quanto torna lo vedo. Speriamo che non ci sia alcun aumento delle tasse. Le tasse sono già molto alte nel Paese». [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 19/5/2010]
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