Stefania Tamburello, Corriere della Sera 19/5/2010, 19 maggio 2010
VIAGGI E MINI-CAR NEL NUOVO REDDITOMETRO
Il Fisco cambia prospettiva nel contrasto all’evasione fiscale. Nel definire il nuovo redditometro non guarda più infatti al solo contribuente ma alla famiglia. E sarà sul tenore di vita complessivo di moglie emarito, figli e nonni, se conviventi, che sarà misurata l’adeguatezza o meno del reddito denunciato. la principale novità, anche se non l’unica, del nuovo modello di misuratore del reddito messo a punto dagli esperti dell’Agenzia delle Entrate, illustrato ieri alle associazioni imprenditoriali: si tratta di dar forma ad una sorta di prototipo che, una volta superati tutti i passaggi normativi, potrà entrare in vigore entro la fine dell’anno.
Il nuovo redditometro, che sarà il punto di riferimento per stabilire se le spese della famiglia del contribuente finito nel mirino degli ispettori tributari siano compatibili col reddito denunciato al Fisco, coprirà una più ampia tipologia di consumi: nella voce trasporti, per esempio, spunta la minicar ed in quella del tempo libero i centri benessere, tanto per non lasciar fuori saune e massaggi dagli accertamenti. Ma influiranno anche la composizione delle famiglie e il luogo di residenza. Nel definire la prima struttura del redditometro gli esperti guidati dal capo dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, hanno individuato un campione di 830 famiglie sulle quali modellare il meccanismo: si va dalla coppia giovane senza figli a quella numerosa, dal single over 65 o under 35 alla mamma, o papà, con prole facendo differenza se abitano in città o in un piccolo centro, al Nord o al Sud e via dicendo. Quanto alle spese prese in considerazione si parte sempre da quelle per l’abitazione, comprendendo varie possibilità - possesso e locazione - ed esaminando bollette di gas e luce, rate di eventuali mutui. Si passa poi ai mezzi di trasporto utilizzati dalla famiglia e qui, accanto alle auto li lusso e a quelle in leasing o noleggio, fanno il loro ingresso le minicar, un must per i ragazzi bene. Restano comunque nell’elenco moto, barche e aerei. Il tempo libero raggruppa le spese più varie, viaggi e vacanze, centri ippici ed altri circoli esclusivi, col golf in testa, case d’asta e la new entry dei centri benessere con cure di bellezza al seguito. Nella lista di spese prese in considerazione dal Fisco per scovare chi consuma ciò che invece dovrebbe versare all’Erario figurano poi le scuole private, i contributi per i collaboratori domestici, premi assicurativi e movimenti di capitali. Insomma una larga gamma di «indicatori» di reddito, più ampia di quella del passato, che si basa sulla conoscenza di dati certi da parte del Fisco.
Il segretario della Cgia (Confederazione imprese artigiane) di Mestre, Giuseppe Bortolussi, ha proposto ieri che contestualmente al nuovo misuratore fiscale vengano rivisti «anche gli studi di settore». Ma trasformando il redditometro in uno «strumento evoluto ed estremamente flessibile, dinamico e di rapido e semplice utilizzo», visto che «può diventare lo strumento in grado di combattere efficacemente l’evasione fiscale». Il suo utilizzo, conclude però Bortolussi, «non dovrà dar luogo a nessuna istigazione all’odio sociale». Claudio Carpentieri della Cna è stato più secco e diretto: lo studio di settore deve rimanere lo «strumento principe» per la valutazione del reddito perché «se l’imprenditore è a posto con quello, è a posto con il Fisco».