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 2010  maggio 19 Mercoledì calendario

L’ALGERIA CHIUDE LA TV DELLA COPPIA AMMAR BERLUSCONI

Immaginate un Umberto
Smaila del Sahara, un
’Colpo grosso” in arabo
e vagonate di ragazze in
bikini. Tempi smerigliati di
Telemilano o Telecavo , antenati
di Fininvest e Mediaset.
Un decreto del governo algerino
impone la chiusura
di Nessma tv per ”ir regolarità
amministrative”, il proprietario
Silvio Berlusconi e il
socio Tarak Ben Ammar ritornano
alle origini. Alla
classica dicitura: interruzione
del segnale per legge.
Senza un Bettino Craxi o un
Maurizio Gasparri pronto a
inter venire.
Nessma è un canale satellitare
che trasmette nel Maghreb,
sedi in Tunisia, Algeria
e a Parigi, fondato nel
2007 e rifondato nel maggio
dell’anno successivo - durante
il passaggio di consegne
tra Prodi e Berlusconi ”
con l’ingresso in società di
Mediaset. Il capitale è diviso
sostanzialmente in tre: 25
per cento ciascuno a Mediaset
e Ben Ammar, 50 al gruppo
nordafricano Karoui&
Karoui, con Nabil presidente
e direttore generale
della società, nonché direttore
della rete.
Le benedizione di governi e
ministri hanno tollerato
l’importazione di contenitori
stile Canale5. Come Amici
di Maria De Filippi, chiamato
’Star Academy Maghreb’.
Non per caso Karoui&Karoui
possiedono i diritti in
esclusiva di Endemol, altra
compartecipata di Mediaset.
Annunci: ”Trecento giovani
selezioni, maschi e femmine,
che avranno alloggi rigorosamente
distanti”. Rigorosamente.
Domanda: un
programma di costume sui
rapporti sessuali prima del
matrimonio poteva piacere
in un paese del mondo arabo
come l’Algeria? Risposta
quasi scontata: proteste,
scandalo, inchieste.
A quel punto il governo algerino
si è messo a verificare
i documenti dell’azienda,
scoprendo che mancava
qualche certificato, forse
un’autorizzazione per le frequenze.
Così, un paio di settimane
fa, il presidente Ahmed Ouyahia
ha emanato un decreto:
avete quindici giorni per
spegnere oppure procediamo
con le autorità giudiziagiudiziarie.
Il quotidiano di Algeri
Ennahar ha pubblicato un
servizio dettagliato, giovedì
13 maggio, ma la Nessma
non ha confermato né
smentito. Al telefono con il
Fatto la giornalista che ha
scritto l’articolo Radia Hadgab
spiega: ”Domani (oggi,
ndr) devono chiudere, altrimenti
avranno problemi più
seri. Dalle nostre informazioni
- aggiunge - ci risulta
che nemmeno in Tunisia la
situazione sia tranquilla e
che la televisione abbia dei
problemi anche lì”. Dal giornale
della capitale algerina
spiegano anche che non ci
sono state repliche da parte
della televisione, e che l’u ltimo
commento ufficiale
sulla situazione risale a tre
mesi fa.
Negli uffici di Algeri lavorano
una decina di persone,
ma Nessma è legata anche ad
altri interessi nella capitale:
nella massima serie del campionato
di calcio gioca una
squadra di sua proprietà, la
Mca, una delle più forti del
paese.
Impegnato al festival del cinema
di Cannes, contattato
attraverso una delle sue segretarie,
l’imprenditore Ben
Ammar non è riuscito a comunicarci la sua versione
dei fatti.
Sull’origine dei capitale versati
a suo tempo in Nessma,
però, aveva precisato: ”Il colonnello
Gheddafi non c’entra
nulla”. Per poi correggere
il tiro: ”I fondi sovrani della
Libia sono coinvolti nella
società cinematografica
’Quinta Communications’”,
fondata nel lontano ’89 da
Ben Ammar e Fininvest.
Insomma, Berlusconi ha
sempre giocato un ruolo attivo
negli affari dell’imprenditore
tunisino: e nell’agosto
dell’anno scorso - con
una visita lampo e segreto ”
aveva benedetto la nascita
di Neesma. Oltre che l’aspetto
della conduttrice:
’Ho una straordinaria competenza
nel casting delle
belle ragazze”, disse ammiccando
il giorno della presentazione
in grande stile a Tunisi.
Il presidente del Consiglio,
in veste di imprenditore,
aveva annunciato di voler
’portare libertà e democrazia
in tutto il Maghreb”, attraverso
la ”sua’ tele visione;
ma lui e i suoi soci pare stiano
scivolando sulla buccia
di banana della modernizzazione
a tutti i costi, senza tener
conto dell’ambiente e
della cultura (e forse anche
delle rogole) dei paesi da ”rivoluzionare”.