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 2012  agosto 21 Martedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Mario Monti
Il Ministro degli Interni è Anna Maria Cancellieri
Il Ministro degli Esteri è Giulio Terzi di Sant’Agata
Il Ministro della Giustizia è Paola Severino
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Vittorio Grilli
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Francesco Profumo
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Elsa Fornero
Il Ministro della Difesa è Giampaolo Di Paola
Il Ministro dello Sviluppo economico è Corrado Passera
Il Ministro delle Politiche agricole è Mario Catania
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Corrado Passera
Il Ministro della Salute è Renato Balduzzi
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Lorenzo Ornaghi
Il Ministro dell’ Ambiente è Corrado Clini
Il Ministro degli Affari europei è Enzo Moavero Milanesi (senza portafoglio)
Il Ministro di Affari regionali, turismo e sport è Piero Gnudi (senza portafoglio)
Il Ministro della Coesione territoriale è Fabrizio Barca (senza portafoglio)
Il Ministro della Cooperazione internazionale e integrazione è Andrea Riccardi (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Semplificazione è Filippo Patroni Griffi (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Dino Piero Giarda (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari-UDEUR è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Jean-Marc Ayrault
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Muhammad Mursi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Limitiamoci a incollare un’agenzia: «Negli scambi di oggi (cioè ieri, lunedì) il prezzo del petrolio è salito al massimo da tre mesi e mezzo a questa parte, in un mercato senza volume, sempre sostenuto dalle tensioni tra Iran e Israele e nell’attesa del disastro annunciato nella Zona euro. Verso le 12h30, il barile del Brent del Mare del Nord, scambiato sul Intercontinental Exchange di Londra, per consegna a ottobre valeva 114.37 dollari. Negli scambi elettronici al New York Mercantile Exchange, il barile di “light sweet crude” per consegna a settembre segnava 96,15 dollari, dopo essere salito verso le 8h30 a 96,53 dollari, il livello più alto dall’11 maggio scorso. Gli investitori continuano a puntare sull’aumento del prezzo del greggio a causa delle tensioni persistenti in Medio Oriente. Oltre alla guerra civile in corso in Siria, gli operatori sono preoccupati anche dalla possibilità di un attacco israeliano all’Iran. Uno scenario che potrebbe prodursi anche nelle prossime settimane e avere quale obiettivo le installazioni nucleari iraniane. Colpito dalle sanzioni internazionali, il governo di Teheran continua a negare che il suo programma nucleare abbia scopi militari, ma minaccia comunque di chiudere lo stretto di Hormuz, del quale ha il controllo e da dove transita un terzo del traffico petrolifero marittimo mondiale».

Mi pare doveroso domandarle se questo aumento di prezzo del petrolio con gli inevitabili ricaschi sul prezzo della benzina, ha fatto oppure no diminuire il traffico automobilistico.

Ieri, al Meeting di Comunione e Liberazione (Rimini), c’era anche l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni. I cronisti l’hanno interrogato sul probema, ed ecco la risposta di Scaroni: «Il nostro ’scontone’ nei week end sta aiutando gli italiani ma se continua questa situazione i prezzi non potranno che salire. Nei primi sei mesi dell’anno si e’ registrato un calo dei consumi dei prodotti petroliferi in Italia del 9%. Una cosa mai vista a memoria d’uomo». Quindi la macchina si adopera di meno, e il traffico è diminuito. Tendenze in atto da tempo. La macchine oltre tutto non fa più tendenza tra i giovani. Anzi.

Che cos’è lo “scontone” Eni?

L’Eni fa pagare venti centesimi in meno la benzina nel week end (dalle 13 del sabato alle 7 di lunedì). Molti siti sostengono che i distributori Agip recuperano nel corso della settimana e che quindi lo scontone è illusorio. Anche la Fiat fa promozione sul prezzo del carburante: un euro a chi compra una macchina della casa per quantità che variano da modello a modello. Ma, come saprà, s’è poi scoperto che anche alla pompa si imbroglia. Su 2400 verifiche in 356 casi (il 15% del totale) ci si è accorti che i distributori di benzina sono manomessi per dare meno carburante rispetto a quello comprato; che i prezzi scontati indicati sui cartelloni esposti nella stazione di servizio non sono poi inseriti nella pompa; che i carburanti sono diluiti con acqua o con additivi chimici. Gli scontoni, in questo modo, vanno a farsi benedire.

Che cosa c’entra il cambio euro/dollaro?

C’entra, perché il petrolio si tratta in dollari e solo in dollari (su questo ci sarebbe un discorso troppo lungo). Per comprare petrolio, devo prima comprare dollari. Se i dollari aumentano di prezzo (quello che si chiama “indebolimento dell’euro”) la benzina mi viene a costare di più. L’indebolimento dell’euro è un effetto della crisi: in attesa che l’eurozona salti per aria, si vendono euro e si comprano dollari o altre valute. Scontiamo questo effetto, tra l’altro, sul prezzo della benzina.

E la guerra Israele-Iran?

È solo una delle cause, e forse non la principale. La domanda di petrolio è forte (+1,1% sull’anno scorso) e molte piattaforme nel Mare del Nord stanno facendo manutenzione e sono ferme. C’è poi una direttiva di Bruxelles che obbliga i paesi europei a rinforzare le loro scorte di greggio, benzina e gasolio. La regola è: devono bastare per 61 giorni. Tutti comprano, quindi, e la domanda fa salire il prezzo.

Ma quindi i rialzi del prezzo dovrebbero essere temporanei.

Sì, l’estate, per il prezzo del petrolio, è un momento di picco. Milioni di macchine si muovono sulle strade d’Europa, per via delle vacanze, e in Medio oriente vanno a tutta forza i condizionatori. Ma, naturalmente, le complicazioni internazionali pesano parecchio. Non solo il timore della guerra tra Iran e Israele, ma anche le sanzioni che hanno tolto Teheran dal mercato dei fornitori. Il greggio iraniano valeva il 18% delle importazioni europee.


[Giorgio Dell’Arti, La Gazzetta dello Sport 21 agosto 2012]

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