Rassegna, 21 agosto 2012
Suicido spettacolare per il regista Tony Scott
• Verso le 12.30 di domenica il regista Tony Scott, quello di Top Gun e Giorni di tuono, fratello di Ridley, si è suicidato a Los Angeles. Racconta come sono andate le cose Molinari sulla Stampa: «Nel bel mezzo del ponte Vincent Thomas ha fermato l’auto in mezzo al traffico, è sceso, ha fatto pochi passi verso il muro alto tre metri che protegge la carreggiata laterale, lo ha agilmente scavalcato e si è gettato di peso nelle acque del trafficato porto della metropoli della California, fra San Pedro e Terminal Island. È stato un salto di ben 111 metri. Contava sul fatto di essere visto e così è avvenuto: in più persone hanno assistito in diretta allo spettacolare e drammatico balzo nel vuoto, chiamando il numero delle emergenze. Quando la polizia è arrivata ha trovato dentro la Toyota Prius nera un biglietto che confermava l’identità del suicida, spingendo gli agenti ad andare nel suo ufficio dove è stata ritrovata una lettera d’addio indirizzata alla terza moglie, l’attrice e modella Donna Wilson, che ha chiesto di non diffonderne i contenuti. Secondo la tv Abc il segreto che circonda il suicidio si deve al fatto che il regista aveva un tumore incurabile al cervello. Per trovare la salma del regista, da molti anni residente a Beverly Hills, è servita una lunga e complessa operazione da parte della squadra subaquea della polizia di Los Angeles perché la corrente l’aveva trascinata fino sotto ad un molo di Wilmington. Il recupero avvenuto nel grande porto con il traffico quasi paralizzato grazie alle immersioni degli agenti sotto gli sguardi di centinaia di curiosi è stato probabilmente il gran finale che Scott, 68 anni e due figli, aveva scritto per se stesso richiamandosi alle scene di film d’azione come Top Gun, Giorni di tuono e Beverly Hills Cop II».
• «(…) Scott era sposato con la modella e attrice Donna Scott, sua terza moglie, con cui aveva due gemelli di 12 anni. Si dice che Scott stesse combattendo una brutta depressione, anche se lo scorso 4 luglio aveva organizzato una festa nella casa di Malibu, dando l’illusione alla famiglia e agli amici di sentirsi meglio. Ma la lista di persone da contattare che il regista ha lasciato nella sua macchina e le indicazioni per far ritrovare la sua ultima lettera fa capire che il suicidio non è stato un gesto improvvisato. Anthony David Scott era nato a North Shields, una cittadina sulla costa nordest inglese, il 21 giugno 1944, secondo di tre fratelli di una famiglia operaia. Da adolescente aveva debuttato come attore nel corto “Boy and Bicycle” diretto dal fratello Ridley. Tony si era laureato al London Royal College of Art e dopo un tentativo di darsi alla pittura si unì a una compagnia di produzione televisiva fondata da Ridley. Le sue prime regie furono in pubblicità e video musicali prima di approdare alla direzione cinematografica con la supervisione del film di vampiri Miriam si sveglia a mezzanotte (1983). Noto per il cappelletto rosso da baseball che spesso indossava, Scott ha poi diretto molti film di successo caratterizzati da ritmi adrenalinici e qualche innovazione stilistica, a partire da quel Top Gun cheha incassato 345 milioni di dollari nel mondo. Tony e Ridley stavano ora lavorando all’adattamento cinematografico del libro di Bill O’Reilly Killing Lincoln che avrebbe dovuto uscire il prossimo anno e avevano stretto un importante accordo alcuni mesi fa con la tv Usa Network per una serie “Character project” di otto cortometraggi di altrettanti registi sul tema dello spirito americano. Nonostante una vita di lavoro insieme, Tony non aveva mai raggiunto la considerazione critica di cui godeva Ridley, ma veniva considerato un regista più attento allo stile che alla sostanza». [Bizio, Rep]