Rassegna, 21 agosto 2012
Stupri, frase choc imbarazza Romney
• Nella campagna elettorale americana è scoppiata la polemica sul tema dell’aborto e degli stupri dopo che il candidato del Gop al seggio senatoriale del Missouri, Todd Akin, durante un’intervista televisiva ha detto di essere contrario all’aborto anche in caso di stupro, perché le donne possono evitare di restare incinte quando vengono violentate. E lo ha fatto con parole che hanno anche peggiorato la sostanza di quanto intendeva: «Se si tratta di uno stupro legittimo, il corpo femminile ha le maniere per cercare di bloccare la cosa». La reazione è stata immediata, a tutti i livelli. Romney ha prima pubblicato una tiepida presa di distanze, poi una condanna più netta: «Quelle dichiarazioni sono offensive, inscusabili, e francamente sbagliate. Ciò che ha detto è completamente senza merito e deve correggerlo». I capi del Partito repubblicano al Senato hanno chiesto ad Akin di ritirare la sua candidatura, attraverso le parole del leader Mitch McConnell: «Deve considerare se è ancora in grado di rappresentarci». Lui ha corretto il tiro, si è scusato, ma almeno nei primi commenti ha escluso di rinunciare alle elezioni. Il presidente Obama ha subito approfittato della gaffe, e durante una conferenza stampa non prevista ha attaccato: «Lo stupro è stupro. Mettersi a fare distinzioni non ha senso. Questo dimostra perché è sbagliato che un gruppo di politici, in maggioranza uomini, prendano decisioni riguardo alla salute delle donne». [Mastrolilli, Sta]