Rassegna, 21 agosto 2012
La Cancellieri taglia le scorte: da 585 a 500
• Come annunciato a Ferragosto, il ministro del’Interno Annamaria Cancellieri ha ridotto le scorte da 585 a 500. Fa i calcoli Masci sulla Stampa: «Le scorte sono oggi 500 e sono di quattro tipi : 17 sono quelle di primo livello (rischio imminente ed elevato) con tre auto blindate e tre agenti per auto, 82 sono le scorte di secondo livello (rischio alto) con due auto blindate e tre agenti per auto, 312 scorte di terzo livello (rischio intermedio) con un’auto blindata e due agenti e un centinaio di scorte di quarto livello (rischio basso) con un’auto blindata e uno o due agenti. Ogni giorno sono impegnati nei servizi di scorta circa duemila uomini e donne delle forze dell’ordine tra agenti di polizia, carabinieri, finanza, polizia penitenziaria e corpo forestale. A Roma ci sono due reparti a cui fanno riferimento tutti gli agenti di scorta: il più numeroso è l’Ispettorato Viminale, che conta circa 700 uomini, metà dei quali dedicati alle scorte. L’altro reparto è quello speciale della Questura, denominato Villa Tevere, che ha un organico di 256 agenti. A questi bisogna aggiungere circa 300 carabinieri e un centinaio di finanzieri . Ma poi ci sono le tutele, come segnalava il Cosip, cioè circa 1500 persone che non sono propriamente scortate, ma hanno una macchina (non blindata) guidata da un agente, così, per sicurezza. Però – dice il sindacato – di fatto queste persone non sono tutelate, perché la macchina non è blindata e la scorta esigua, e “di fatto, i nostri agenti sono utilizzati come autisti”. Si attende una spending review anche su questo fronte».
• Tra le scorte soppresse, salta all’occhio quella dell’ex ministro Roberto Calderoli che, nella sua villa di Mozzo, nel bergamasco, disponeva di tre pattuglie che vigilavano sulla magione nelle 24 ore, 8 uomini in tutto. La cosa ha fatto scalpore, lui si è precipitato a plaudire alla scelta, ma ha anche fatto notare che su queste cose si rischia la demagogia e occorre fare attenzione: «Va bene la riduzione per risparmiare – ha detto – però la pubblicità che i media stanno facendo a questa cosa è esagerata, mi espone a rischi, e qualche giornale ha anche pubblicato la foto di casa mia». [Masci, Sta]