Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  agosto 21 Martedì calendario

“SACRIFICATI ALLA RAGION DI STATO”

Una scelta di brani da Lettere

e scritti dal carcere di Nicola Sacco

e Bartolomeo Vanzetti, a cura di Lorenzo Tibaldo (ed. Claudiana)

Nick rifiuta la petizione Cara Mary Donovan,

[…] la petizione al governatore per me è splendida dal punto di vista legale e soddisfacente sul piano dei principi. Tuttavia Nick ha rifiutato di firmarla malgrado tutte le nostre ragioni e argomentazioni. Sono due settimane che insisto con lui. Sono stanco e senza speranze. Questi sette anni hanno lasciato il segno su di lui e sembra inutile tentare di farlo ragionare. Sono davvero turbato da questa situazione, perché mi dà fastidio essere in disaccordo con lui su una questione pubblica e importante. […]

Per certi aspetti Nick ha ragione, ci sono tutti i motivi per provare diffidenza, pessimismo e disprezzo per ogni ulteriore appello dopo che se ne sono presentati tanti invano. […] Bartolomeo Vanzetti

[dal carcere di Dedham, il 3 maggio 1927 a Mary Donovan, rimossa poche settimane prima dall’incarico

di ispettore del Massachusetts Department of Labor and Industries perché coinvolta nella campagna a favore dei due anarchici]

Senz’aria e senza luce Qui abbiamo un po’ d’aria, luce, un pezzo di terra e di cielo da contemplare e la gioia di un’ora di sole e aria aperta nel cortile, e anche qualche visitatore la settimana.

Il braccio della morte è un posto brutto in tutte le stagioni ma - senza finestre, senz’aria e senza luce - è terribile quando fa caldo. Un’estate, ricordo, un condannato in attesa del proprio destino fu tenuto lì e sentimmo che alcune guardie erano svenute per via del caldo e del senso di soffocamento. Se rimanessimo qui non soffriremmo tanto, ma se fossimo trasferiti lì agonizzeremmo subito per il caldo e la mancanza d’aria. […]

Bartolomeo Vanzetti [a Leonard Abbott, 25 luglio 1927,

dal carcere di Dedham]

Il governatore è un assassino Miei cari amici e compagni,

nella cella dei condannati a morte siamo appena stati informati dal comitato di difesa che il governatore Fuller ha deciso di ucciderci. Questa notizia non ci sorprende perché sappiamo che la classe capitalista non ha pietà per i buoni soldati della rivoluzione. Noi siamo fieri di morire e cadremo come tutti gli anarchici devono cadere. Tocca a voi ora fratelli, compagni. Come vi ho detto ieri, solo voi potete salvarci, non abbiamo alcuna fiducia nel governatore, perché abbiamo sempre saputo che il governatore Fuller, Thayer e Katzmann sono degli assassini. Cordiali e fraterni saluti a tutti, Nicola Sacco [4 agosto 1927]

Nel gioco della felicità Mio caro figlio e compagno,

sii forte per poter consolare tua madre, e quando vorrai farle dimenticare la scoraggiante solitudine voglio dirti quel che facevo io. Portala a fare una lunga passeggiata in campagna, cogliete qua e là dei fiori selvatici, riposatevi all’ombra degli alberi. Sono certo che lei ne godrà e anche tu sarai felice.

Ma ricordati sempre, Dante, nel gioco della felicità, non prendere tutto per te, ma scendi un gradino e aiuta i deboli che chiedono soccorso, aiuta i perseguitati e le vittime perché sono i tuoi migliori amici. […] In questa lotta della vita troverai molto amore e sarai amato.

Nicola Sacco [al figlio Dante, 18 agosto 1927]

Non siamo criminali Mio caro Dante,

tuo padre non è un criminale ma l’uomo più coraggioso che io abbia mai conosciuto. Un giorno capirai ciò che sto per dirti, che tuo padre ha sacrificato tutto quanto vi è di caro e di sacro per il cuore e per l’anima in nome della sua fede nella libertà e nella giustizia per tutti. [… ]

Non siamo criminali, ci hanno condannato con un complotto; ci hanno negato un nuovo processo; e se saremo giustiziati dopo sette anni quattro mesi e diciassette giorni di indicibili torture e ingiustizie è perché eravamo a favore dei poveri e contro l’oppressione dell’uomo da parte dell’uomo. I documenti sul nostro caso che tu e altri raccoglierete e conserverete dimostreranno che tuo padre e io siamo stati sacrificati a una ragion di Stato…

Bartolomeo Vanzetti [a Dante Sacco, 21 agosto 1927]