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 2016  marzo 18 Venerdì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Federica Guidi
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

Ci si chiede come farà il Brasile a organizzare la prossima Olimpiade, dato il caos in cui si trova in questo momento.

• C’è la faccenda dell’epidemia Zika.
Non è più tanto questo. È che la magistratura vuole arrestare l’ex presidente della Repubblica Luiz Inacio Lula da Silva, meglio noto come Lula e per impedirlo l’attuale presidente Dilma Rousseff (a sua volta a un passo dell’impeachment) ha nominato Lula ministro della Casa civile. La legge brasiliana impedisce infatti alla magistratura ordinaria di imprigionare i membri del governo, che possono essere giudicati solo dalla Corte suprema. Il giuramento è avvenuto ieri mattina, ma la magistratura è ripartita all’attacco. Il giudice federale Itagiba Catta Preta Neto, del Quarto Distretto federale, ha emesso una sentenza provvisoria che sospende la nomina di Lula, giudicandola inquinata da indizi di «irregolarità». «Può rappresentare un intervento indebito nell’attività della polizia, dei pm e della magistratura». Catta Preta intima a Dilma di dare «esecuzione immediata» alla sua sentenza. Però il governo farà ricorso, e la partita è ancora aperta. Dilma dice che si tratta di un golpe, per far fuori lei, Lula e il Partito dei lavoratori (di sinistra). Il caos politico si accompagna a una crisi economica gravissima, provocata dalla caduta dei prezzi delle materie prime e dall’improvviso ritirarsi della Cina dal mercato dei compratori. I lavori per l’Olimpiade in programma ad agosto sono in ritardo. Tutti fanno finta che «in qualche modo si farà». Ma non ne sarei così sicuro.

• Suppongo che nella inchiesta siano coinvolti in tanti.
Un sacco di gente. Il costruttore Andrade Marques ha dovuto pagare 250 milioni di dollari di multa per tangenti relative a tre megacontratti grazie ai quali la Andrade Gutierrez costruì ferrovie, raffinerie e tre stadi di calcio per i Mondiali del 2014 vinti dalla Germania. Il più grande costruttore del Paese, cioè Marcelo Odebrecht, è finito in galera. Eike Batista, miliardario, è fallito. Eccetera eccetera. I giudici adoperano palesemente il metodo di mettere la gente in galera finché non confessa qualcosa. Sérgio Moro, il magistrato che ha in mano tutta l’inchiesta, ha scritto un elogio entusiasta delle nostre Mani Pulite e del Di Pietro protagonista di allora. A febbraio 150 avvocati hanno denunciato i «metodi da inquisizione» dei giudici, soprattutto per il fatto che gli inquirenti adoperano le intercettazioni e le rendono pubbliche. Proprio un’intercettazione resa pubblica ha provocato le dichiarazioni più dure della presidente Dilma. «Sono stata intercettata per fini golpisti. È stata violata la Costituzione per fini oscuri, ma questi metodi golpisti non mi faranno fare un passo indietro. Non c’è giustizia quando le delazioni vengono rese pubbliche in maniera selettiva e spettacolarizzata. La presidente non è sopra la legge, ma se non si rispettano le garanzie della presidente cosa faranno con quelle dei cittadini?».

• Credibile?
L’impressione è che i torti siano generalizzati. Ieri è stata diffusa una dichiarazione di Carolina Matos, professoressa di sociologia a Londra. «La crisi che si sta verificando in Brasile minaccia le fondamenta della sua democrazia. Un’atmosfera da colpo di stato si è lentamente sviluppata nell’ultimo mese, travestita da crociata morale contro la corruzione e il “cattivo governo” con protagonisti l’estrema destra e l’opposizione sconfitta nel 2014. Tutto ciò è estremamente fuorviante, e purtroppo la copertura dei media internazionali, salvo alcune eccezioni, è stata influenzata o non ha compreso appieno la profondità del problema che il paese sta affrontando. Il Brasile rischia di ritrovarsi in un’altra dittatura simile a quella degli anni Sessanta, periodo buio della sua storia durato fino agli anni Ottanta»

• Le accuse ai politici quali sarebbero?
La società petrolifera Petrobras – quella che governa il petrolio brasiliano – avrebbe costretto le società fornitrici a sovrafatturare le loro prestazioni, in modo da creare provviste da girare al Partito dei Lavoratori. Quello, appunto, di Lula e della Rousseff. Si parla di due milioni e mezzo di dollari, almeno. Lula, in particolare, è accusato di riciclaggio e occultazione di beni. Cioè avrebbe pulito, in qualche modo, i denari ricevuti sotto banco. L’inchiesta si chiama Lava-Jato, cioè «Autolavaggio». Che ai giudici non dispiaccia la gloria che li circonda in questo momento è abbastanza chiaro. Per interrogare Lula, quando non era ancora indagato, si sono presentati all’alba a casa sua con uno schieramento di forze sproporzionato e i fotografi pronti.

• I brasiliani credono agli uomini politici o alla magistratura?
Ieri ci sono state manifestazioni spontanee in giro per il paese e soprattutto nella capitale Brasilia e a San Paolo contro Lula e Dilma, la cui popolarità è scesa ormai sotto il 10 per cento. Si è giunti in diverse occasioni allo scontro con i sostenitori di Lula. I giudici, però, per il momento hanno di sicuro la meglio. (leggi)

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