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 2016  marzo 18 Venerdì calendario

Niente più radio per i piloti di Formula 1. È la fine di un’epoca

Spingi, rallenta, scalda i freni e raffredda le gomme, cambia i giri del motore. Ecco un campionario di comunicazioni radio che non sentiremo più. In Formula 1 trionfa il «lodo Raikkonen»: «Lasciatemi solo, so quello che devo fare», sbottò una volta il pilota finlandese dopo l’ennesimo consiglio dal box della Lotus. Va da sé che Kimi quel Gp che si correva ad Abu Dhabi lo vinse. Era il 2012: la sua frase finì prima su una maglietta e, quattro anni dopo, entra nel regolamento sportivo. Da quest’anno i piloti saranno lasciati soli e costretti così a prendere decisioni, cambiare tattica, adattarsi agli imprevisti, che siano la safety car o la pioggia. Nessuno dirà più a Massa che è più lento di Alonso o a Hamilton di adottare una strategia che gli sa di fregatura. Ma non illudiamoci troppo: prima del via, ogni team spiegherà ai propri piloti un piano A, un B e forse persino un C.
In pensione
L’obiettivo della Federazione è quello di rendere le gare meno prevedibili. Un passo indietro tecnologico per vivacizzare la competizione: la radio va (quasi) in pensione dopo oltre trent’anni, dalle comunicazioni criptate perché gli avversari non sentissero (la Ferrari si rivolse al Mossad per avere un sistema a prova di hacker) fino al tutto in onda delle ultime stagioni. Resteranno lecite le informazioni legate alla sicurezza, vietatissimi i messaggi in codice, pena squalifica. «Non saremo più dei pupazzi guidati dai tecnici – sorride Nico Rosberg -. Dovremo arrangiarci da soli e a volte sbaglieremo. Ottima cosa». Molto più numerosi i «radio-amatori». Il suo compagno di squadra Lewis Hamilton fa spallucce: «Qualcuno se la caverà bene, altri meno». Fernando Alonso ci ride su: «Meno male che siamo nell’era delle comunicazioni. Altro che usare il nostro istinto di piloti: prenderemo tutte le decisioni due ore prima del via». Anche Sebastian Vettel scherza: «Ci dessero pure un cambio manuale, saremmo comunque meno impegnati rispetto agli anni scorsi».
Nuovo format
Per rendere incerta anche la pole position, alle 7 di domani debutterà il nuovo format delle qualifiche, che unito alle altrettanto inedite regole sulle gomme renderà l’evento complicatissimo. Le qualifiche saranno sempre divise in tre sessioni, ma con eliminazione progressiva, ogni minuto e mezzo, del pilota più lento. Quanto agli pneumatici, ogni pilota ne ha a disposizione 13 set. Due di questi set sono imposti dalla Pirelli, che ne sceglie la mescola, mentre un terzo set, il più morbido, deve essere usato nella Q3. Sugli altri dieci i piloti hanno libertà di scelta fra le tre mescole nominate dalla Pirelli. Chi riuscisse a capire questa regola alla prima lettura è pronto per svegliarsi all’alba e godersi il via della F1 2016. Chi faticasse può fare atto di fede per vedere se davvero la Ferrari è pronta, come si augura Vettel, a rovesciare gli equilibri e diventare a squadra da battere.