Libero, 18 marzo 2016
Marchionne tratta con Apple per realizzare l’iCar
«Siamo in discussione con un partner per sviluppare un’auto di piccola cilindrata in Usa». Sergio Marchionne, in trasferta a Modena per giurare che «mai la Ferrari lascerà Modena» ha lasciato cadere quest’anticipazione. L’intesa, ha subito precisato, è ancora di là a venire. «Non c’è una data definita – ha detto – perché non c’è molta urgenza. Ma lo dobbiamo fare». Con chi? «Discutiamo con tutti». Anche in Asia o in Francia? «Con tutti».
In realtà, però, il numero uno di Fca e Ferrari, il suo pensiero l’ha già anticipato al salone di Ginevra: il partner preferito è nientemeno che Apple, che da tempo sta lavorando alla iCar. A favorire l’incontro con il colosso di Cupertino contribuiscono vari fattori, a partire dalla frequentazione di Maranello di Eddy Cue, uno dei manager di punta della Mela per tre anni nel board Ferrari. Marchionne, dal canto suo non ha mai nascosto di essere un “fanatico” di Apple sia per la qualità dei prodotti che per la capacità a gestire la crescita del “brand”.
Del resto, l’ad di Fca ha archiviato in maniera definitiva il possibile merger con Gm. E anche i colloqui con altri possibili partner non hanno condotto a sbocchi positivi. Anzi. «Le mosse di Marchionne hanno provocato la reazione negativa di una parte del mondo finanziario Usa, infastidito dal suo attivismo», rivela un finanziere che preferisce l’anonimato. Di qui la decisione di puntare su Apple.
Le premesse sono positive. Marchionne è convinto che il gruppo non sarebbe un semplice fornitore del gigante californiano. Ad un’eventuale alleanza, il gruppo italiano può apportare la competenza ed il know how necessario per sviluppare un’auto di dimensioni ridotte, così come potrebbe essere la iCar di Apple, al 100% elettrica, ma caratterizzata da contenuti innovativi ben diversa dalla tradizione delle case di Detroit.
Non solo. L’alleanza tra la Mela e la Rossa, decisa ad accelerare la promozione del marchio nel mondo del lusso e dell’entertainment (è stata siglato ieri un memorandum per creare un parco tematico in Cina con la Pechino Automotive e la Baic eternaland), potrebbe riservare in futuro grandi sviluppi. Sul fronte industriale, poi, la Mela potrebbe catapultarsi in testa alla corsa per l’auto del futuro sia sul fronte della propulsione che della connettività a 360 gradi, scavalcando i competitor che hanno snobbato Fiat-Chrysler.