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 2016  marzo 18 Venerdì calendario

PIEDE «Sono orgoglioso che si faccia il mio nome per il dopo-Conte, ma in questo momento non voglio mettere piede in una Nazionale» (Fabio Capello, allenatore disoccupato)

PIEDE «Sono orgoglioso che si faccia il mio nome per il dopo-Conte, ma in questo momento non voglio mettere piede in una Nazionale» (Fabio Capello, allenatore disoccupato). FACCIA «Se mi dimetto? Sarebbe molto più facile andare a casa ora. Sto qui, alleno la squadra e ci metto la faccia. Sono il primo responsabile, abbiamo ancora nove partite, ci mancherebbe altro, c’è ancora il campionato» (Stefano Pioli, allenatore della Lazio, dopo l’eliminazione e la figuraccia della sua squadra in Europa League). GUANTI «Da bambino non volevo vedere i cartoni, ma le partite con mio padre. Poi mi prese la Spal negli Esordienti, da difensore. Mi allenavo di fianco a dove giocavo con gli amici: tutto il giorno prima in porta al campetto, poi in difesa con la squadra. Un giorno mi misi a martellare l’allenatore dei portieri: “Fammi provare, sono bravo”. E lui: “Quando vieni con dei guanti magari...”» (Pierluigi Gollini, portiere ventunenne del Verona). UGUALE «Io vorrei rimanere a Milano molto a lungo perché mi sono trovato benissimo, da subito: è come se vivessi qui da vent’anni. Ci sono belle persone, bravi ragazzi. Vede, io in tutti gli spogliatoi sono sempre stato uguale, me stesso: né accomodante, né ruffiano, né esaltato. Sempre me stesso. E sono sempre stato abituato a giocare con gente più grande ed esperta (Marcelo Brozovic, centrocampista dell’Inter). PSICOLOGIA «Siamo arrivati a un punto in cui si dovrà prendere una decisione sul futuro di Totti. La questione è psicologica prima che formale. Francesco ha intenzione di giocare e non deve farsi dire di dover smettere. Aldair andò a giocare al Genoa e fu per tutti una cosa normale, per me non lo era. Ecco, Totti una cosa del genere non può farla» (Damiano Tommasi, ex calciatore della Roma e presidente dell’Associazione calciatori italiani). RECORD «In assoluta sincerità dico che noi ai record non ci pensiamo. Non si tratta di una cosa di cui parliamo, né ci interessa. Per noi contano solo i titoli» (Leo Messi, attaccante del Barcellona). PALO «La prossima stagione io vorrei raccogliere di più, mi hanno dato un premio per la discesa con il palo a Santa Caterina, l’anno prossimo però preferirei vincerla. Sono sicuro che Fill cercherà di rimanere ad alto livello. Ma il nostro uomo del futuro è Dominik Paris, l’avete già visto, no?» (Christof Innerhofer, sciatore).