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 2011  marzo 31 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Francesco Saverio Romano
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

Ieri Berlusconi è andato a Lampedusa e ha fatto uno dei suoi show.

Che cosa ha detto?
Giacca su camicia blu, niente cravatta. È arrivato all’aeroporto dell’isola verso le 13.20. L’hanno portato davanti al Municipio, dove lo attendeva la folla. Qui è cominciata l’arringa, pronunciata impugnando un microfono e sollevando di continuo le braccia, in uno stile simile a quelli adoperati a Napoli per l’emergenza rifiuti e in Abruzzo in occasione del terremoto. «Nelle prossime 46-60 ore l’isola sarà abitata solo dai lampedusani. Abbiamo organizzato sei navi per svuotare Lampedusa degli ultimi arrivi e stiamo trattando per una settima. Gli immigrati saranno portati in Italia. Non solo in Sicilia, ma anche in altre regioni. Libereremo anche il centro di accoglienza e una nave sarà sempre qui per trasferire i nuovi arrivati. Chiederemo per l’isola il Nobel per la pace e concederemo a Lampedusa una moratoria fiscale, previdenziale e bancaria, che trasformerà l’isola in zona franca. Per rilanciare il turismo ho predisposto che Rai e Mediaset dedichino a Lampedusa tanti servizi. Anche io diventerò lampedusano. Mi sono comprato una villa qui».

Quando?
Dice di aver fatto l’acquisto l’altra notte, su internet. «Meno di due milioni di euro». Certi isolani hanno commentato: «Che emozione avere come vicino di casa il presidente del Consiglio». Erano seri.

Che villa è?
Ho visto la foto sul sito del Corriere. Si chiama “Villa Due Palme”, perché due palme svettano proprio all’ingresso. Si tratta di una tipica casa isolana, a due piani, affacciata sulla baia di cala Francese, una delle più belle e tranquille del posto. Le foto mostrano un posto effettivamente da sogno, con ampio patio esterno e varie verande. Bianca con le finestre verdi, piante di bouganvillea, mare a dieci metri. Ci si arriva attraverso un vialetto che arriva quasi sul bagnasciuga. Qui c’è un gazebo che permette di mangiare tenendo praticamente i piedi in acqua.

In che modo il farsi lampedusano porterà al premier dei consensi?
Intanto la storia degli immigrati, a cui non si capisce se il governo sia in grado di far fronte, di consensi gliene potrebbe far perdere parecchi. Rischia grosso anche la Lega, perché sull’accoglienza dello straniero i siti sono in fiamme e qualunque sondaggio mostra che la stragrande maggioranza degli italiani non ne vuole sentir parlare. Tuttavia questa linea oltranzista può essere cavalcata solo a parole (il bossiano «föra di ball»), perché ci sono le leggi italiane e quelle europee, che vanno rispettate. Ieri il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha insistito che l’Unione europea deve affrontare «la questione in tema di solidarietà tra i paesi europei, cominciando magari a parlare con i francesi che stanno mettendo un muro a Ventimiglia. L’Europa è inerte. Bruxelles non può dire: “L’Italia ha ricevuto 7 milioni di euro, si arrangi”. È oltre tutto in vigore da anni una legge che prevede con chiarezza che quando ci sono afflussi improvvisi di sfollati verso uno o più paesi, la Ue deve adottare un piano straordinario che include la distribuzione degli sfollati presso i paesi membri, per un periodo temporaneo necessario al rimpatrio di coloro che non sono rifugiati, come in questo caso i tunisini, che sono migranti economici». La Ue ha risposto subito attraverso Matthew Newman, uno dei suoi portavoce: «Dei migranti economici devono occuparsi le autorità italiane. La responsabilità è loro».

Queste promesse di “svuotamento” fatte da Berlusconi hanno un minimo di probabilità di essere mantenute?
L’altra notte non sono arrivati nuovi migranti e a metà mattinata sono cominciate le operazioni di imbarco dei disperati sulle navi che hanno attraccato apposta nell’isola. Delle sei navi promesse ne sono arrivate cinque. Chiunque prima di salire a bordo deve essere identificato. Le operazioni non sono quindi (non possono essere) velocissime. Mentre scriviamo sono statio identificati in 2.500, il che fa poco meno della metà di tutti i migranti che si trovano sull’isola. Berlusconi ha inoltre annunciato: «Abbiamo ottenuto di far controllare i porti e le coste per non coinsentire nuovi sbarchi e abbiamo attuato anche misure imprenditoriali. Ve ne dico una variopinta: abbiamo comprato pescherecci affinché non possano essere utilizzati per le traversate. Così quando sarò fuori dalla politica, li userò io per mettere in piedi un’attività di pesce fresco». Il Cav ha aggiunto che il problema ora è in mano sua «e quindi sarà risolto». Ha anche lanciato l’operazione “Lampedusa pulita”: 140 uomini del genio (e altri ne arriveranno) che stanno ripulendo “la collina della vergogna”. In più l’operazione colore: basta con i muri scrostati, ci vogliono colori che ricordino Portofino, piano del verde, rimboschimento eccetera eccetera. [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 31/3/2011]
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