LucaDeBiase, Nòva24 31/3/2011, 31 marzo 2011
STORIE LUNGHE
Il web privilegia la lettura veloce. Si dice. Le statistiche sul tempo che le persone dedicano all’informazione online indicano in effetti che le pagine riescono di solito a conquistare un minuto o poco più di attenzione. Eppure, si stanno diffondendo e sviluppando con successo nuovi servizi orientati alla lettura di lunghi testi, che richiedono un tempo nell’ordine dell’ora. The Atavist va forte con le sue "lunghe storie" in vendita a un paio di dollari. ProPublica è riuscita a distribuire storie lunghe, da una trentina di pagine, via internet e Kindle. E il New Yorker continua a coltivare la stima del suo pubblico con articoli che viaggiano sulle 30 pagine. Non è vero che la gente non ha più tempo per leggere. È vero che la lettura digitale sullo schermo del computer è stancante e che il computer è uno strumento di solito associato a un’attività lavorativa o ludica, non alla lettura lenta e rilassata. Ma la nuova interfaccia dei tablet o degli ereader cambia tutto. Si può leggere stando seduti in poltrona, nella condizione ideale per rallentare e rilassarsi con un buon testo. Non per nulla, i testi si allungano e i servizi che ne rendono semplice la lettura si diffondono proprio sull’iPad, da Instapaper a LongReads. Il valore del testo rimane e per veicolarlo non si deve combattere la presunta pigrizia del pubblico: si deve più semplicemente servire il pubblico con l’interfaccia giusta.