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 2016  luglio 13 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Sergio Mattarella
Il Presidente del Senato è Pietro Grasso
Il Presidente della Camera è Laura Boldrini
Il Presidente del Consiglio è Matteo Renzi
Il Ministro dell’ Interno è Angelino Alfano
Il Ministro degli Affari Esteri è Paolo Gentiloni
Il Ministro della Giustizia è Andrea Orlando
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Pier Carlo Padoan
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Stefania Giannini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Giuliano Poletti
Il Ministro della Difesa è Roberta Pinotti
Il Ministro dello Sviluppo economico è Carlo Calenda
Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali è Maurizio Martina
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Graziano Delrio
Il Ministro della Salute è Beatrice Lorenzin
Il Ministro di Beni e attività culturali e turismo è Dario Franceschini
Il Ministro dell’ Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare è Gian Luca Galletti
Il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione è Marianna Madia (senza portafoglio)
Il Ministro per le Riforme Costituzionali e i rapporti con il Parlamento è Maria Elena Boschi (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Ignazio Visco
Il Presidente di Fca è John Elkann
L’ Amministratore delegato di Fca è Sergio Marchionne

Nel mondo

Il Papa è Francesco I
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Janet Yellen
Il Presidente della BCE è Mario Draghi
Il Presidente della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Xi Jinping
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è Theresa May
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è François Hollande
Il Primo Ministro della Repubblica francese è Manuel Valls
Il Re di Spagna è Felipe VI di Borbone
Il Presidente del Governo di Spagna è Mariano Rajoy Brey
Il Presidente dell’ Egitto è Abd al-Fattah al-Sisi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Recep Tayyip Erdogan
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pranab Mukherjee
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Damodardas Narendra Modi
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Hassan Rohani

In Italia - settima o ottava potenza industriale nel mondo - esistono ancora i binari unici, quelli dell’unità o del regno di Sardegna. I treni li percorrono uno per volta, e c’è tutto un sistema che dovrebbe garantire... Ma ieri in Puglia il sistema non ha funzionato, qualcuno s’è sbagliato e due treni si sono scontrati frontalmente, con conseguenze disastrose: almeno 23 morti (ma alla fine saranno di sicuro più di trenta) e 50 feriti, di cui sei in prognosi riservata. Una tragedia da terzo mondo.

Che cosa s’è capito fino a questo momento?
S’è capito poco. I dati essenziali sono questi: erano le undici e mezza di ieri mattina, la tratta è quella che connette Ruvo, un centro a poca distanza da Andria, e Corato. Siamo nel Barese settentrionale. Uno dei due convogli doveva essere fermo in una delle due stazioni (Andria o Corato) e invece stava correndo addosso all’altro. Andavano a cento all’ora. L’impatto è stato tremendo: di un treno è rimasto intatto solo l’ultimo vagone, dell’altro gli ultimi due. Benché l’incidente sia avvenuto in campagna, all’altezza del cimitero di Corato, i soccorritori sono arrivati quasi subito. Si sono cominciati a estrarre i corpi dalle lamiere, anche un bambino piccolo, ferito per fortuna non gravemente. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di Bari, Barletta e Bisceglie. È stato messo in funzione anche il Palazzetto di via Germanico ad Andria. Chi sa o teme di avere avuto familiari o amici su uno dei due convogli può rivolgersi qui o di persona o telefonando ai numeri 331.171.31.03 o 0883.299.750 o anche 0883.299.416 o 0883,299.411. Il ministro Delrio, che è corso subito sul posto, ha disposto una commissione d’inchiesta, Renzi è arrivato ieri sera alle 20. Ha detto che bisogna fare la massima chiarezza sulle responsabilità. Oggi il Parlamento osserva un minuto di silenzio.  

Le Ferrovie dello Stato che dicono?
Cioè, Trenitalia. Trenitalia non c’entra praticamente niente. Il materiale rotabile e i convogli appartengono a Ferrotramviaria, che gestisce privatamente l’area, 196 treni al giorno e pure servizi con autobus di linea. Agisce grazie a un contratto con la Regione Puglia. L’infrastruttura sviluppa una rete di 83 chilometri elettrificati a scartamento ordinario, di cui 40 a doppio binario, e 43 a binario unico. L’area interessata, a nord-ovest di Bari, è di 1.400 chilometri quadrati, e serve un bacino di 700 mila abitanti. Sono in corso lavori per il raddoppio della linea unica, ma non nella tratta dell’incidente, dove non ci sono impedimenti di sorta. E ieri in Puglia era una giornata splendida. L’errore umano è la spiegazione più probabile.  

Ma questa tratta unica è informatizzata o no?
Sul binario unico tra Andria e Corato non c’è automatizzazione ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni, un «blocco telefonico». Le stazioni e i capistazione devono avvisare dell’arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti. Una delle due stazioni non ha quindi bloccato uno dei due treni o uno dei due treni non ha ricevuto o rispettato il blocco. «Uno dei due treni è di troppo, quale lo chiarirà l’inchiesta», ha detto ai giornalisti il direttore generale di Ferrotramviaria, l’ingegner Massimo Nitti.  

Quando si saprà qualcosa delle vittime?
Uno dei due macchinisti è morto, dell’altro non si hanno notizie sicure. Telenorba ha mostrato una madre e una bambina abbracciate strette ed estratte cadaveri dalle macerie. Tra le salme c’è di sicuro quella di un ragazzo minorenne. Per il resto si sa ancora poco. Telefonano dalle ambasciate per avere notizie, perché la linea coinvolta porta anche all’aeroporto di Bari, dunque è possibile che a bordo vi fosse qualche straniero. Quelli che sono arrivati per primi sul posto parlano di uno scenario apocalittico: «È come se si trattasse di un incidente aereo, con pezzi di lamiera sparsi tutti intorno» ha detto il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli.  

In Italia ci sono molte linee a binario unico?
In Sicilia sono quasi tutte a binario unico: 1.247 chilometri su 1.420. In Italia si è investito molto sulle Frecce e poco o niente sui treni dei poveri, intercity o convogli per i pendolari. Nel 2007 tra Roma e Milano viaggiavano 17 Eurostar. Adesso sono un’ottantina. I dati del 2014 mostrano ricavi per 113 milioni e una crescita passeggeri dell’8%. Nel mondo dei treni per poveri, i numeri dicono cose del tutto diverse: dal 2009 al 2015 sono stati chiusi 1.189 chilometri della vecchia rete, mentre ne sono stati costruiti 740 dell’alta velocità. Del resto, sui treni per ricchi si guadagna e su quelli per poveri ci si rimette. In altri tempi i buchi sarebbero stati riparati dallo Stato, ma lo Stato butta i soldi in tutt’altro modo e i dieci milioni di pendolari non sono una massa circoscrivibile dal punto di vista elettorale. Quindi, nella logica che muove le scelte politiche da una trentina d’anni a questa parte, non contano niente. (leggi)

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