MilanoFinanza, 13 luglio 2016
Pokemon Go fa volare in borsa Nintendo
La febbre di Pokemon Go continua a spingere il titolo Nintendo alla borsa di Tokyo. Il lancio del nuovo gioco per cellulari ha fatto guadagnare ieri il 12% all’azione della società nipponica dopo il balzo del 25% registrato sui listini lunedì. In totale, a una settimana dal lancio del nuovo gioco negli Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda, il prezzo delle azioni Nintendo è salito di oltre il 50% sino a toccare una capitalizzazione superiore ai 3.235,7 miliardi di yen (31 miliardi di dollari). E il bello è che il boom dell’azione di Nintendo potrebbe non essere ancora terminato.
Pokemon Go, infatti, è un gioco che si basa sulla realtà aumentata (Augmented reality) e permette al giocatore di far interagire i personaggi con gli scenari inquadrati dal cellulare. E considerando che il prodotto non è ancora disponibile in Giappone, la patria mondiale dei giochi per cellulari, Nintendo potrebbe registrare nelle prossime sedute nuovi boom del proprio valore sulla borsa nipponica.
Bisogna anche precisare che in contemporanea al boom di download sono arrivati anche i primi grattacapi riguardanti soprattutto privacy e sicurezza. Alcuni utenti infatti hanno segnalato che l’applicazione consente alla compagnia un accesso totale ai dati degli utenti che si iscrivono al gioco utilizzando il proprio account Google tramite l’app per iPhone. Nintendo ha spiegato che il problema sarà risolto a breve ma oltre a questo è anche spuntato un allarme virus: l’applicazione è ufficialmente disponibile solo in Usa, Australia e Nuova Zelanda, ma il gioco viene scaricato globalmente anche da link non ufficiali. Il rischio quindi è quello di venire infettati.
Detto questo, bisogna anche notare che il titolo Nintendo ha ancora una lunga strada da percorrere prima di tornare ai massimi storici. Il 30 ottobre del 2007, circa un anno dopo l’uscita della console Wii, l’azione della società nipponica si attestava a quota 625 dollari per azione conferendo alla società una capitalizzazione di 79,9 miliardi di dollari. Allora, l’attività di Nintendo consisteva sostanzialmente nella vendita di hardware da collegare ai televisori. Quando il pubblico ha cominciato a propendere per le proposte per smartphone, Nintendo ha seriamente accusato il colpo dell’avvento della nuova tecnologia.
Infatti Pokemon Go è il secondo titolo per dispositivo mobile in assoluto in catalogo per il gigante giapponese del gaming (l’esordio è infatti avvenuto con il lancio di Miitomo). In questo quadro resta da capire se Pokemon Go e altri titoli per la telefonia mobile riusciranno a contribuire al rilancio dell’azienda sul piano mondiale sul più lungo periodo.