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 2016  luglio 13 Mercoledì calendario

STORARI, IL RE È ANCORA LUI – Uno splendido quarantenne. Che si piace tantissimo. «Per fortuna madre natura mi ha dato questo fisico»

STORARI, IL RE È ANCORA LUI – Uno splendido quarantenne. Che si piace tantissimo. «Per fortuna madre natura mi ha dato questo fisico». Dopo Francesco Totti (40 anni il 27 settembre) c’è Marco Storari, portiere del Cagliari, 40 anni il prossimo 7 gennaio. Sono gli attori protagonisti più vecchi del prossimo campionato di A. Perché il più vecchio di tutti fa la comparsa, sempre al Cagliari: è il terzo portiere Roberto Colombo, 41 ad agosto. Ma dalle parate di Storari dipenderà la sorte del Cagliari che la Serie A stavolta vuol tenersela stretta: «Ci tengo da morire. Quando lo scorso anno sono sceso in B, dopo gli splendidi anni alla Juve, tanti colleghi mi hanno dato del pazzo. Io invece rifarei questa scelta e non vedo l’ora di incominciare, di tornare allo Juventus Stadium da avversario». Che emozione sarà? «Incredibile. Tanti troppi ricordi. Dalla magazziniera Rosanna ad Andrea Agnelli, rapporti buoni con tutti. Però aggiungo che sarà emozionante tornare in tante città come Genova, Milano, Firenze dove ho giocato». Ma evidentemente venire in Sardegna non è una scelta così sbagliata, se anche il suo ex compagno Simone Padoin non ha avuto esitazioni a scegliere Cagliari. Un gran colpo? «Se io fossi un allenatore vorrei 10 Padoin, più un fuoriclasse. Simone è duttile, può fare tutti i ruoli e soprattutto può dare tanto. In allenamento va sempre a duemila. Nasce terzino, fa la mezzala, ma può stare anche in mezzo». Storari, lei è il vero leader di questo Cagliari: detti la linea per la A. «È’ un torneo in cui prevale la prestanza fisica e la velocità di testa. Occorre entusiasmo, sarà la nostra arma in più». Torniamo a lei: a gennaio sono 40... «Sto benissimo. Mi alleno bene, ho lo spirito di un ragazzino. Voglio giocare ancora un paio d’anni. E le dico perché: alla Juve avevamo un esperto di alimentazione, Matteo Pincella. Ho seguito lui, senza fatica. Mangio bene, ho quasi abolito il pane e, se proprio devo, mangio quello integrale, so equilibrare carboidrati e proteine. E gli sfizi me li tolgo: nel giorno libero mangio libero, pure i dolci». Se le dico Donnarumma, che può essere suo figlio? «Dico che è forte, Ed è credibile. Lo dico perché ritengo Diego Lopez uno dei migliori portieri. Se gli ha tolto il posto vuol dire che il Milan si fida». I migliori? «A me piace Perin, ma credo che Sportiello sia quello più pronto per una big». E lei? «Continuo a imparare con Dei che è bravo, come mi hanno insegnato alla Juve, come continua a fare un certo Gigi Buffon che con uno come Filippi migliora sempre e può andare dritto fino al Mondiale. Io faccio gli errori e guai a non farne. Chi non gioca non sbaglia e io ne so qualcosa. È’ chiaro che nel torneo scorso, giocando di nuovo, 41 su 42, qualche errore l’ho commesso». Come si posiziona il Cagliari? «Si deve salvare. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario che forse è stato già dimenticato. Dobbiamo imparare dal passato. Ma ho trovato un gruppo più maturo». Lei, da portiere, preferisce avere davanti una difesa a tre oppure a quattro? «Alla Juve avevo davanti una difesa a tre, ma quei tre sono i più forti di tutti, al Cagliari abbiamo usato più quella a quattro che forse è più congeniale». Avrà un vice Rafael di 34 anni e un terzo di 41, Colombo. Viva l’esperienza... Mentre il portiere dell’Under 21 Cragno deve emigrare. «Sì, siamo esperti. Sono felice che Rafael abbia scelto di restare, è pure un attestato di stima nei miei confronti. Cragno fa bene a fare la gavetta».