
Il fatto del giorno
di Giorgio Dell'Arti
I morti, prima del blitz nel teatro Bataclan, erano ufficialmente 43. Ma nel teatro Bataclan, dove erano venute a sentire un concerto di musica rock, c’erano mille e cinquecento persone e i terroristi, tre in tutto, dopo averne sequestrato qualche centinaio, ne hanno ammazzati almeno cento, uno a uno, come se fosse una decimazione. Si sono fermati solo quando le teste di cuoio francesi hanno fatto irruzione nel teatro, uccidendo due islamisti e forse catturando il terzo. I morti totali a questo punto dovrebbero essere 150, ma forse sono di più perché non si sa ancora in quanti punti della città siano stati portati degli attacchi. Si parla, in questo momento, di sei sparatorie almeno tra l’XI e il XII arrondissement, con cadaveri lasciati per strada e pietosamente coperti dagli abitanti, che hanno lanciato anche delle lenzuola dalle finestre per coprire lo scempio. Mentre sui siti islamisti furoreggiava l’hashtag #Parigibrucia, l’Isis rivendicava il massacro, annunciando che «adesso tocca a Roma, Washington, Londra». Hollande ha chiuso le frontiere e mobilitato tutto l’esercito. Annullato il viaggio in Turchia per il G20 di domani, chiuse le scuole, nel cuor della notte s’è addirittura diffusa la notizia che le prossime elezioni regionali saranno annullate. Forse si tratta solo della decisione di non permettere la campagna elettorale, foriera come sempre di divisioni e polemiche. Marine Le Pen ha comunque annunciato, unilateralmente, la «sospensione delle nostre campagne fino a nuovo ordine». E ha aggiunto: «Stasera ancora l’orrore».
• Tutto è cominciato allo stadio.
Una delle prime azioni è stata allo stadio. Due kamikaze si sono fatti saltare in mezzo al pubblico e in un terzo punto è stata fatta esplodere una granata. Le nazionali di Francia e Germania hanno continuato a giocare per un po’, anche se i giocatori avevano capito che era successo qualcosa. Poi lo stadio è stato chiuso, le squadre allontanate, il pubblico s’è riversato sul campo di gioco in attesa di capire che cosa si dovesse fare. Non si sa ancora quante persone siano morte in questa azione. Intanto arrivavano le notizie dal X, dall’XI e dal XII arrondissement.
• Altri morti.
Nel X arrondissement uomini mascherati sono entrati sparando in un ristorante cambogiano. Dopo aver ucciso forse quattro persone si sono dati alla fuga. La polizia li sta cercando, il quartiere è stato isolato. Nel XII arrondissement, lungo la rue de Charonne, un individuo ha preso a colpi di kalashnikov gli avventori di un caffè. Poco dopo s’è saputo di una sparatoria nei pressi o forse dentro il mercato di Les Halles. Impossibile avere notizie precise, forse si riuscirà a capir meglio qualcosa oggi. Compreso il numero dei morti che, a sensazione, rischia di non essere lontano dai duecento.
• Come mai i servizi segreti non hanno saputo intercettare un’azione tanto vasta?
Come sappiamo, è impossibile controllare ogni bersaglio teorico. E l’azione di ieri mostra che davvero qualunque posto può diventare un bersaglio: un piccolo ristorante etnico, un teatro di periferia... I servizi, a dire la verità, dicevano che era in corso qualcosa, ma di che cosa si trattasse non erano stati, evidentemente, in grado di precisarlo. Una prima avvisaglia che la giornata sarebbe stata difficile è arrivata in mattinata, quando una telefonata anonima ha annunciato una bomba all’hotel Molitor, dove era alloggiata la nazionale tedesca.
• In Francia, l’anno prossimo, si dovranno tenere i campionati europei...
Credo che questo attacco, diretto, contro Parigi, abbia messo in allarme tutta l’Europa. È di fatto un’azione senza precedenti, condotta quasi nello stesso momento in molti punti, e con due shahid che si sono fatti saltare per aria. Di fatto si tratta di un nemico invincibile, a questo stadio, perché non ha altri obiettivi che seminare il terrore e dimostrare la propria forza attraverso atti che gli islamici considerano di fede: morire nel nome di Allah. Hollande ha mobilitato l’esercito: ma che cosa può fare un esercito forte di migliaia di soldati contro un avversario che agisce con due o tre uomini soltanto?
• Hollande ha parlato.
È apparso spaventato. «Dobbiamo difenderci, le forze di sicurezza stanno facendo del loro meglio, abbiate fiducia». Obama ha definito l’azione di Parigi un attacco all’umanità. Da noi, oltre ai messaggi di cordoglio di Renzi e Mattarella, c’è l’annuncio del ministro dell’Interno, Alfano, che ha convocato per stamattina il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e disposto l’immediato innalzamento dei livelli di sicurezza su tutto il territorio nazionale. Tra pochi giorni, purtroppo, comincia il Giubileo.
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