Libero 14/11/2015, 14 novembre 2015
Obama ha speso un miliardo per un software che non funziona Libero, sabato 14 novembre 2015 La sprecopoli americana è un’industria che non delude, anzi si moltiplica
Obama ha speso un miliardo per un software che non funziona Libero, sabato 14 novembre 2015 La sprecopoli americana è un’industria che non delude, anzi si moltiplica. Dopo il fiasco tecnologico-manageriale del dipartimento della Salute in occasione del lancio di Obamacare, e i 5,7 miliardi di dollari letteralmente buttati via in cinque programmi del sito governativo «falliti o che non hanno aggiunto valore», come ha denunciato in Senato il presidente della Commissione Sanità Orrin Hatch, il Pentagono ha abbandonato il piano di addestramento dei ribelli in Siria: 500 milioni investiti, 5 (cinque) i soldati pronti a combattere. Ma non si era ancora toccato il fondo. Ora è la volta dell’Uscis, il braccio del ministero della Sicurezza nazionale che gestisce l’immigrazione. Dopo 10 anni di lavori high tech per la digitalizzazione del centinaio di procedure, e un miliardo di spesa, soltanto in un caso si può compilare la richiesta e pagare online: quando si rinnova la «green card» scaduta, o se ne chiede la sostituzione perché smarrita. Ma anche questa pratica ha avuto risultati insoddisfacenti. Il Washington Post, che ha rivelato per primo lo scandalo dell’amministrazione Obama, ha scritto che numerose decine di titolari di carta verde hanno dovuto attendere anche un anno per ricevere il rinnovo online, o non l’hanno mai ottenuto. Allo spreco amministrativo si aggiunge il grave danno a residenti regolari che hanno visto sconvolti i loro piani di lavoro, di studio o di viaggio. In tutti gli altri 94 casi in cui gli stranieri in cerca di permessi o di visti permanenti negli Usa devono interagire con l’Uscis, la sola via resta il ricorso ai documenti cartacei e il passaggio per la burocrazia degli uffici. L’alternativa è il Rio Grande, via maestra dei clandestini.