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 2015  novembre 14 Sabato calendario

Rumore bianco per il sonno del bambino, Zen Spa, Suoni da spiaggia per il sonno e Rilassamento di chitarra spirituale. È la musica per dormire la più ascoltata su Spotify

Quella musica fa proprio dormire. E per questo ha così successo. Spotify, il servizio digitale di brani on demand, ha svelato che la categoria più richiesta tra i suoi 75 milioni di utenti è quella etichettata come “environmental / sleep / relaxative”. La musica che ti fa ballare? Quella che ti carica durante lo jogging? Macché. Quella che ti accompagna tra le braccia di Morfeo. A settembre c’è stata per esempio una settimana in cui l’11,6 per cento dei nuovi album aggiunti al catalogo di Spotify proveniva da questa categoria, molto più di generi come l’hard rock o il pop latino. Qualche titolo? Rumore bianco per il sonno del bambino, Zen Spa, Suoni da spiaggia per il sonno e Rilassamento di chitarra spirituale. Già qualche mese prima Spotify aveva reso noto che i suoi utenti avevano creato ben 2,8 milioni di playlist pensate per il sonno. Il brano più popolare era risultato Thinking Out Loud del britannico Ed Sheeran. E pensare che il direttore esecutivo dell’azienda, lo svedese Daniel Ek, qualche tempo fa aveva fatto lo spiritoso su Twitter scrivendo, alle 4 e 34 del mattino: «Il sonno è sopravvalutato!». Oggi, dati alla mano, deve aver cambiato idea.
Il fenomeno musica-per-dormire non ha solo un grande valore commerciale, ma anche artistico. La conferma è arrivata il 27 settembre grazie al compositore anglo-tedesco Max Richter, allievo di Luciano Berio: alla Wellcome Collection di Londra ha suonato per la prima volta, per otto ore, la sua opera sperimentale Sleep. Realizzata insieme al neuroscienziato americano David Eagleman, è una «ninnananna per il mondo frenetico», pensata per essere ascoltata durante il sonno. Proprio come ha fatto il pubblico, selezionato da un concorso di Bbc Radio 3 e fatto accomodare, in pigiama, su lettini.