Il Sole 24 Ore, 14 novembre 2015
Volkswagen cerca un prestito da 20 miliardi di euro per superare la crisi del dieselgate
Volkswagen starebbe cercando un finanziamento ponte da 20 miliardi di euro come cuscinetto per superare la crisi del dieselgate. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali il finanziamento a breve termine servirebbe per mostrare che Volkswagen ha un’adeguata liquidità per navigare la crisi innescata dalla frode sulle emissioni dei motori diesel. Sempre secondo Bloomberg Volkswagen non ha bisogno di fondi al momento, ma il finanziamento ponte servirebbe a creare un cuscinetto finanziario. Il gruppo punterebbe a raccogliere i fondi per la fine dell’anno e – scrive l’agenzia – avvierà gli incontri con una decina di potenziali banche lunedì nella propria sede.
Volkswagen spiega – in una e-mail citata da Bloomberg – di aver temporaneamente sospeso le emissioni di bond in attesa che si chiarisca lo scenario del dieselgate: in particolare l’azienda deve tener conto, nella documentazione allegata ai prestiti, di tutte le potenziali multe e penalità. Vw, che è tra i maggiori emittenti corporate mondiali, ha lanciato l’ultima emissione il 10 settembre, una settimana prima dello scoppio dello scandalo. Vw sottolinea che «tipicamente copriamo in anticipo le esigenze annuali di finanziamento, e possiamo quindi aspettare che il polverone si sia posato prima di tornare sui mercati».
Vw aveva 27,8 miliardi di liquidità nella divisione auto a fine settembre e un totale di bond in scadenza di 2,57 miliardi entro fine anno, 14,3 l’anno prossimo 2016 e 13,5 nel 2017. Finora ha accantonato 6,7 miliardi per i costi futuri del dieselgate e altri 2 per le spese legate alle false attestazioni sulle emissioni di CO2. I costi diretti dello scandalo di qui a fine 2017 sono stimati fra i 20 e i 31 miliardi di euro.