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 2011  marzo 17 Giovedì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

I morti in Giappone, facendo la somma di quelli che non si trovano e dei cadaveri accertati, sono probabilmente più di ventimila. Passano i giorni e le notizie hanno l’aria di peggiorare. C’è stato un altro incendio alla centrale numero 1 di Fukushima, la centrale numero 3 ha ricominciato a buttare fumo, gli elicotteri che dovevano bombardare con l’acqua di mare i reattori di Fukushima hanno rinunciato perché non possono abbassarsi: il livello della radioattività è troppo alto. Si dice ormai apertamente che gli impianti di raffreddamento sono fuori gioco e per qualche ragione si scuote la testa quando la Tepco annuncia che una nuova linea elettrica è pronta e che le pompe potranno perciò ricominciare a funzionare. Però se gli si chiede «da quando sarà pronta?» non sanno dirlo. Infatti sta arrivando un cannone ad acqua che sparerà da lontano sulle barre surriscaldate – specialmente quelle del reattore 4 – perché avvicinarsi è praticamente impossibile.

A che distanza bisogna mettersi per garantirsi un minimo di sicurezza?
Gli americani hanno ordinato ai loro soldati di tenersi a ottanta chilometri da Fukushima, «l’ordine che daremmo negli Stati Uniti se fosse successo qui». Manderanno sulle centrali, per fare osservazioni, i loro aerei senza pilota, i cosiddetti “droni”, che adoperano in Afghanistan.

Come mai allora l’evacuazione disposta dalle autorità giapponesi è di appena 30 chilometri?
Günther Oettinger, il commissario europeo che l’altro giorno aveva parlato di “apocalisse”, ieri ha detto: «Nelle prossime ore corriamo il rischio di assistere a una nuova catastrofe. La situazione a Fukushima è fuori controllo». Subito gli ha risposto il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Yukiya Amano: «La situazione è seria, ma non è il momento di dire che le cose stanno andando fuori controllo».

Chi ha ragione?
Wikileaks ieri ha pubblicato i soliti cablogrammi riservati, dai quali si capisce che le autorità giapponesi erano state avvertite del pericolo e dell’inadeguatezza di alcuni impianti. La questione fu affrontata riservatamente al G8 di Tokyo del 2008. La rivelazione più grave riguarda il 2009: la magistratura voleva chiudere una centrale nella parte occidentale del paese, perché programmata per resistere a una scossa di appena gradi 6,5. I tecnici del governo riuscirono invece a convincere i giudici che il reattore era sicuro, e che tutti i test avevano dato risultati soddisfacenti.

Il Giappone è un paese corrotto?
Sì, il livello di corruzione è alto, la classe politica debole, le banche forti. Assange ha reso note anche le dichiarazioni di un parlamentare piuttosto noto laggiù, che si chiama Taro Kono e che tre anni fa confidò a diplomatici statunitensi che diversi incidenti nucleari avvenuti nel passato erano stati occultati. “El Pais” ha ricordato l’altro giorno che la Tepco, nel luglio 2007, minimizzò senza ritegno un terremoto 6,8 che aveva danneggiato la centrale Kashiwazaki-Karuwa. Solo alla fine ammise che i progettisti non l’avevano costruita per affrontare un sisma tanto forte. Persino il loro premier (era Shinzo Abe) attaccò i vertici della società sostenendo che «le centrali nucleari non possono funzionare senza la fiducia dei cittadini».

Se la regola è questa, mi pare che per il nucleare in futuro ci siano poche speranze.
I ministri europei dell’Energia si incontreranno lunedì a Bruxelles «per discutere sulle conseguenze da trarre per il settore dell’energia e dei mercati e sulle risposte da dare». Mi pare difficile che gli investimenti sugli impianti possano crescere. Nichi Vendola ha detto che se il governo vuole costruire una centrale in Puglia dovrà presentarsi con i carri armati. E anche i nostri hanno ieri un po’ smorzato la loro determinazione dichiarando che non si costruiranno centrali dove la popolazione non è d’accordo. I russi hanno cominciato ad evacuare, i tedeschi invitano i loro concittadini ad andarsene da Tokyo e possibilmente rientrare, l’Alitalia s’è decisa ad abbassare i prezzi per quelli che vogliono tornare in Italia, i media francesi hanno richiamato i loro inviati. La fiducia sta del resto venendo meno nello stesso Giappone, fino ad ora così padrone di sé. Il governatore della prefettura di Fukushima, Yuhei Sato, s’è sfogato in un’intervista alla tv: «Rabbia e ansia hanno raggiunto il punto di rottura a causa della risposta disordinata all’emergenza. Non abbiamo più cibo, più combustibile, più medicine. Ci manca tutto». Gli sfollati sono 430 mila, un po’ meno dei 550 mila di qualche giorno fa. Nevica, fa freddo, tira vento e si teme un’epidemia di influenza. Anche l’imperatore, apparso eccezionalmente in tv per un messaggio, non ha potuto che comunicare la propria tristezza. «Non sappiamo neanche quanti sono i morti». [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 17/3/2011]
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