Maurizio Maggi, l’Espresso 17/3/2011, 17 marzo 2011
CHI SCOMMETTE SULL’ORO
Se si comincia a parlarne al bar e dal parrucchiere, il segnale è chiaro: la bolla potrebbe essere sul punto di scoppiare". L’allarme è di Gabriele Vedani, boss del broker online Forex Capital Markets. L’appeal dell’oro presso i piccoli risparmiatori cresce e Vedani (dopo averne avuto la riprova proprio dal barbiere) da analista tecnico che si nutre di onde Elliott e ritracciamenti di Fibonacci, invita alla massima cautela: i suoi grafici gli dicono infatti che la fine della corsa non è lontana. Pure Warren Buffett, il finanziere più famoso del mondo, è perplesso, e a "Milano Finanza" dice che per fare quattrini con l’oro "devi per forza sperare che la gente cominci ad avere sempre più paura rispetto a oggi. Se la gente ha più paura, guadagni, se ha meno paura perdi i tuoi soldi".
Non sono in tanti, però, a guardare con sospetto la galoppata macina-record del metallo giallo. Anzi, dilagano le profezie pro-oro. Giorgio Mascherone, responsabile investimenti di Deutsche Bank Italia, lo vede addirittura inerpicarsi fino ai 2 mila dollari l’oncia, motivando così l’ipotesi: "È una delle migliori opportunità di investimento, poiché la domanda, anche per usi industriali, è alimentata da chi cerca sicurezza sia contro l’inflazione sia, al contrario, contro i rischi di una deflazione indotta dal ritorno della recessione". Che a gonfiare le vele dell’oro siano i bassi tassi yankee lo crede anche Jesper Dennesboe, strategist sulle commodity di Société Générale: "Il prezzo dell’oro è destinato a salire sino a quando il mercato non ritiene che un sostanziale rialzo dei tassi Usa sia alle porte: eventualità che non pare plausibile almeno fino al 2012". Si schiera tra i fuochisti anche Stephan Muller del fondo JB Physical Gold di Swiss&Global: "È realistico pensare di vederlo arrivare a 1.700 euro", mentre Michele de Michelis di Frame Asset Management evoca bruschi saliscendi a lieto fine: "Nel breve non mi aspetto grandi impennate, anzi, il prezzo potrebbe rivelarsi volatile e subire correzioni anche violente. Però, seguendo l’oro il cammino dell’inflazione, non mi stupirei di trovarlo a 1.660-1.650 dollari tra un paio d’anni". E per Michael Hewson, analista di Cmc Markets, "seguiterà ad apprezzarsi finché permangono i disordini sociali in Medio Oriente e la politica della Federal Reserve continua a penalizzare il dollaro". Il rally prosegue anche secondo Johanna Keller, gestore del fondo Lombard Odier World Gold Expertise: "L’oro è attraente per qualsiasi investitore e si può scegliere se puntare sulla materia prima o sulle società il cui business è legato al prezioso metallo".
Per scommettere sull’oro, i risparmiatori italiani hanno a disposizione diversi strumenti, per centinaia di euro si possono comprare certificate e covered warrant, e in Borsa sono quotati anche dieci Etc che replicano l’andamento del prezzo dell’oro, che l’anno scorso hanno catalizzato un quarto dell’intero controvalore degli Etc scambiati in Piazza degli Affari (pari a quasi 10 miliardi). Fxcm e altri broker, come Xtb, propongono poi i cosiddetti Cfd, "Contratti per differenza", che però non sono regolamentati. Con tutti questi strumenti finanziari, adatti a gente esperta e amante del rischio, si può anche puntare "contro": cioè guadagnare se l’oro innesta la retromarcia. Perché è vero che il metallo giallo stuzzica grandi e piccoli investitori grazie al suo lungo e corposo rialzo. Ma, sottolinea Marcello Chelli di Lyxor, "non bisogna scordare che chi lo comprò sui massimi del 1980 ha dovuto aspettare 28 anni per rivedere gli stessi livelli".