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 2011  marzo 16 Mercoledì calendario

In Italia

Il Presidente della Repubblica è Giorgio Napolitano
Il Presidente del Senato è Renato Schifani
Il Presidente della Camera è Gianfranco Fini
Il Presidente del Consiglio è Silvio Berlusconi
Il Ministro degli Interni è Roberto Maroni
Il Ministro degli Esteri è Franco Frattini
Il Ministro della Giustizia è Angelino Alfano
Il Ministro di Istruzione, università e ricerca è Mariastella Gelmini
Il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali è Maurizio Sacconi
Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze è Giulio Tremonti
Il Ministro della Difesa è Ignazio La Russa
Il Ministro dello Sviluppo economico è Claudio Scajola
Il Ministro delle Politiche agricole è Giancarlo Galan
Il Ministro di Infrastrutture e trasporti è Altero Matteoli
Il Ministro della Salute è Ferruccio Fazio
Il Ministro di Beni e Attività culturali è Giancarlo Galan
Il Ministro dell’ Ambiente è Stefania Prestigiacomo
Il Ministro dell’ Attuazione programma di governo è Gianfranco Rotondi (senza portafoglio)
Il Ministro della Gioventù è Giorgia Meloni (senza portafoglio)
Il Ministro delle Pari opportunità è Mara Carfagna (senza portafoglio)
Il Ministro di Pubblica amministrazione e Innovazione è Renato Brunetta (senza portafoglio)
Il Ministro dei Rapporti con il Parlamento è Elio Vito (senza portafoglio)
Il Ministro di Rapporti con le Regioni e Coesione territoriale è Raffaele Fitto (senza portafoglio)
Il Ministro delle Riforme per il federalismo è Umberto Bossi (senza portafoglio)
Il Ministro della Semplificazione normativa è Roberto Calderoli (senza portafoglio)
Il Ministro di Sussidiarietà e decentramento è Aldo Brancher (senza portafoglio)
Il Ministro del Turismo è Michela Vittoria Brambilla (senza portafoglio)
Il Governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
Il Presidente della Fiat è John Elkann
L’ Amministratore delegato della Fiat è Sergio Marchionne
Il Segretario Nazionale dei Popolari per il Sud è Clemente Mastella

Nel mondo

Il Papa è Benedetto XVI
Il Presidente degli Stati Uniti d’America è Barack Obama
Il Presidente del Federal Reserve System è Ben Bernanke
Il Presidente della BCE è Jean-Claude Trichet
Il Presidente della Federazione russa è Dmitrij Medvedev
Il Presidente del Governo della Federazione russa è Vladimir Putin
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese è Hu Jintao
La Regina del Regno Unito è Elisabetta II
Il Premier del Regno Unito è David Cameron
La Cancelliera Federale di Germania è Angela Merkel
Il Presidente della Repubblica francese è Nicolas Sarkozy
Il Primo Ministro della Repubblica francese è François Fillon
Il Re di Spagna è Juan Carlos I
Il Presidente del Governo di Spagna è José Luis Rodríguez Zapatero
Il Comandante Supremo delle Forze Armate dell’ Egitto è Mohammed Hoseyn Tantawi
Il Primo Ministro di Israele è Benjamin Netanyahu
Il Presidente della Repubblica Turca è Abdullah Gül
Il Presidente della Repubblica Indiana è Pratibha Patil
Il Primo Ministro della Repubblica Indiana è Manmohan Singh
La Guida Suprema dell’ Iran è Ali Khamenei
Il Presidente dell’ Iran è Mahmud Ahmadinejad

La questione di oggi, relativamente alla tragedia giapponese, è se ci si possa fidare di quello che le autorità di quel paese dicono ai loro cittadini e al resto del mondo.

Perché questo dubbio?
Ogni tentativo di tranquillizzare o di minimizzare viene smentito da quello che si vede succedere e dalle notizie di nuove esplosioni o incendi.

Non c’è stata una nuova scossa?
Su questo, niente da dire. Il terremoto si è verificato nella prefettura di Shizuoka, era di magnitudo 6.4, dunque più forte del nostro abruzzese che fu di 5.9. Era stato preannunciato, gli edifici hanno resistito e non vi sono state nuove onde assassine. Ma che dire dell’impianto di Fukushima? Il livello delle radiazioni è «considerevolmente aumentato», nonostante le rassicurazioni dei giorni scorsi, l’area evacuata riguarda a questo punto un raggio di 30 chilometri, duecentomila persone mandate via mentre quelle più vicine alla centrale, che non si sono potute muovere da casa per non essere contaminate, devono per ordine del governo restar chiuse dove si trovano. Mentre accadeva questo, il governo faceva sapere che l’inquinamento radioattivo è in calo. Ma come crederci? Le notizie che arrivano da Fukushima sembrano descrivere oggi una situazione molto più compromessa di ieri, e infatti l’autorità francese valuta il rischio a quota 6 sulla scala di riferimento internazionale Ines, il cui livello massimo è il 7 (Chernobyl). I giapponesi hanno invece sempre parlato di un livello 4. Senonché i reattori fuori uso, e a rischio fusione, sono a questo punto quattro su sei. Reattore 1: tetto e muri di contenimento crollati, per via delle esplosioni, il combustibile fissile è surriscaldato, una piccola quantità di cesio radioattivo è fuoriuscita, le autorità sostengono che questo non significa necessariamente che vi sia stata una fusione parziale. Però qui, a lottare contro la catastrofe, sono rimasti in 50, su 750 addetti, e a loro rischio. Reattore 2: l’Aiea (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) dice che le esplosioni «potrebbero aver compromesso l’integrità della sua principale struttura di contenimento». Il direttore generale dell’Agenzia, Yukiya Amano, parlando a Vienna, ha anche ammesso che il nocciolo potrebbe aver subito danni «limitati», però «inferiori al 5%», mentre il presidente dell’Autorità francese per la sicurezza nazionale, André-Claude Lacoste, forse lo smentiva annunciando che questo reattore «non ha più tenuta stagna». Reattore 3: se non abbiamo capito male, questo è quello che ha provocato il livello più alto di radiazioni. Le radiazioni si misurano in millisievert, qui ne risultano 400, a quota mille si accusano nausea e vomito, a quota cinquemila la metà delle persone colpite muore in un mese. Reattore 4: s’è aggiunto ieri, per via di una nuova esplosione con incendio, alla lista di quelli a rischio. Le autorità giapponesi hanno prima detto che le fiamme erano state domate, poi s’è saputo che la Tepco vuole bombardarlo con acqua di mare per raffreddare il combustibile nucleare. Il premier Naoto Kan ha ammesso che qui la fuoriuscita radioattiva ha fatto salire il livello di inquinamento ben oltre la soglia ammessa.

In Giappone non c’è polemica su queste mezze verità?
Naoto Kan ha criticato pubblicamente la Tepco per il modo con cui dà le notizie.

Non ci sarà, in queste comunicazione contradditorie, anche la volontà di non creare panico? Qualche volta dire poco, dire niente, mentire può essere indispensabile.
Sì, lo capisco. Il Giappone è circondato dal mare, un arcipelago di 6.852 isole da cui non si può fuggire. Del resto il comportamento dei giapponesi e degli stranieri testimonia che il panico ha cominciato a serpeggiare davvero. Il livello di radioattività nella città di Maebashi, a cento chilometri della capitale, è cresciuto di dieci volte. Cominciano a registrarsi fughe verso qualche paese straniero o verso sud (Nagoya, Osaka). Lufthansa ha deciso di deviare verso queste due città i suoi voli per il Giappone, chiudendo Tokyo e facendo scalo a Seul per i cambi di equipaggio, in modo da restare in quel paese il meno possibile. Air China ha cancellato tutti i voli verso il Giappone. Alitalia viaggia con due equipaggi, in modo da non pernottare.

Il panico si sta diffondendo anche nel resto del mondo?
La Merkel non chiuderà due reattori, come ha annunciato domenica, ma sette. I francesi, che stanno costruendo una nuova centrale a Flamanville, hanno deciso di sottoporre a revisione completa tutti i loro 58 reattori. La Ue effettuerà test di resistenza su tutte le centrali europee. Gunther Oettinger, commissario europeo per l’energia, ieri ha dichiarato: «In Giappone si parla di apocalisse. Credo che la parola sia particolarmente ben scelta». [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 16/3/2011]
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