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 2011  marzo 16 Mercoledì calendario

QUOTE ROSA, IL Sì BIPARTISAN DEL SENATO

Al Senato ieri il sì è arrivato bipartisan, anche se non sono mancate defezioni eccellenti e il voto controvoglia della Lega. Ma è arrivato. E adesso il ddl delle quote rosa per i consigli di amministrazione delle aziende a partecipazione pubblica e di quelle quotate in Borsa deve tornare alla Camera per diventare legge. Non era scontato. A Palazzo Madama la strada per questa legge nata bipartisan è stata tutta in salita. Un terzo di donne nei consigli di amministrazione: nel testo del Senato l’obiettivo verrà raggiunto nel triennio 2015-2018, mentre nel prossimo triennio 2012-2015 ci si limiterà alla presenza di un quinto. È stata una mediazione faticosissima, anche per quello che riguarda le sanzioni. Dalla Camera era arrivato un testo che prevedeva la decadenza immediata dei cda che non rispettano le quote. Al Senato sono stati introdotti prima una multa e poi un richiamo. «Un risultato che ha fatto prevalere con forza l’autonomia del Parlamento» ha rilevato Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd, ricordando come gli stessi membri di maggioranza in commissione Finanze abbiano dovuto fronteggiare gli ostacoli del governo. Ma Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl, ieri ha voluto garantire: «Questa legge sulle presenze femminili si farà sicuramente. Mi impegno io personalmente» . Un risultato netto: su 250 votanti ci sono stati 203 sì e 14 no, 33 astenuti. Tutti all’interno della maggioranza i voti contrari e astenuti, eccezion fatta per la vicepresidente del Senato, la radicale Emma Bonino che durante il suo intervento ha ricevuto non pochi (e ben poco graditi) applausi dai banchi del Pdl. Forte il dissenso di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Famiglia, che ha tacciato i l p r o v v e d i m e n t o di incostituzionalità. Rumoroso anche il dissenso di Francesco Casoli, vicepresidente del Pdl, e di Piero Longo, uno dei legali di Berlusconi. Per il resto è stato tutto un fiorire di gioie femminili. Con tocchi maschili: «È uno shock positivo che potrà fare soltanto bene al Paese» , ha esultato Marco Stradiotto per il Pd in commissione Finanze, assieme a Giuliano Barbolini. Gaudenti Lella Golfo (Pdl) e Alessia Mosca (Pd): sono loro le due deputate artefici della proposta bipartisan. Si sbilancia la Golfo: «È un momento storico» e a Palazzo Madama condivide la sua gioia con Cinzia Bonfrisco, in commissione Finanze per il Pdl. Gaudio anche dalla società civile in rosa: trepidanti ad assistere al voto la Fondazione Belisario, Valore D, l’Associazione dirigenti d’azienda, Corrente rosa. Al gruppo del Pd del Senato, poi, è stata la presidente Finocchiaro ad offrire un brindisi in onore della legge alle rappresentanti di queste associazioni. Che ieri hanno voluto far sentire la loro voce anche lontano dal Parlamento. Chicca Olivetti, da Milano, fondatrice dell’associazione «La metà di tutto» : «Questa legge è il primo passo per l’affermazione delle pari opportunità nella vita italiana» . Ma a Palazzo Madama la giornata delle donne non è finita qui: ieri in serata è stata anche approvata una mozione sulle donne e i media, sintesi bipartisan di diverse mozioni (prima firmataria Vittoria Franco del Pd).