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 2011  marzo 16 Mercoledì calendario

LA SECONDA VOLTA DI GUCCINI MATRIMONIO A 70 ANNI - DAL NOSTRO INVIATO BOLOGNA —

Se vogliamo metterla così, caro Francesco Guccini, allora tanti auguri di felici nozze non a lei, ma al suo omonimo. La risata che rimbomba nel cellulare arriva da lontano, dai castagneti di Pavana Pistoiese, profondo Appennino tosco-emiliano e terra di famiglia del cantautore: «Ok, d’accordo, mettiamola così: grazie anche a nome della signora...» . Si può giocare con il proprio matrimonio. E Guccini, lanciato verso i 71 anni dopo aver attraversato e segnato tre generazioni musicali, gioca con la notizia delle sue (seconde) nozze con la leggerezza e la serenità di chi in anni lontani trovò anche il tempo di fare il giornalista (Gazzetta di Modena, inizio anni Sessanta, cronista di giudiziaria). Si sposa Guccini, ma non ditelo a nessuno. Con il Corriere di Bologna, che l’altro giorno ha scoperto per primo le pubblicazioni affisse a Palazzo d’Accursio e subito gli ha telefonato tra i boschi di Pavana, il musicista e scrittore è andato cortesemente in doppio dribbling. Prima risposta alla giornalista: «No comment» . E al secondo assalto: «Sarà un omonimo» . Come se abbondassero i Francesco Guccini nati il 14 giugno 1940 a Modena. Ma va bene così. Viva gli sposi. «O i loro omonimi...» non molla la presa il Maestrone di Pavana, stando al gioco: «E comunque scriva pure quello che vuole, tanto non querelo: sono da sempre un buono...» . Al netto da ulteriori rischi di omonimia, la futura consorte del cantautore risponde al nome di Raffaella Zuccari, dottoressa di ricerca in letteratura italiana all’Università di Bologna, insegnante di scuola media a Porretta, da almeno 15 anni al fianco di Guccini. La cerimonia è prevista per agosto a Bologna (la data è ancora top secret) e non è affatto escluso che la coppia si ritrovi di fronte, con tanto di fascia tricolore, il popolarissimo pd Maurizio Cevenini, detto anche «Mister matrimonio» , che di coppie ne ha unite più di 4000. Quello che invece è altamente probabile è che, trovata moglie, Guccini debba poi anche trovare la giusta ispirazione per mettere in musica questo ennesimo episodio della sua intensa vita sentimentale: «Non si sa mai...» concede il cantautore. Lo ha sempre fatto, d’altronde: non c’è infatti passaggio della sua vita privata che non abbia trovato un’eco nelle sue canzoni. Lo fece nel 1971, quando sposò Roberta Baccilieri, la fidanzata storica: a lei era dedicato Vedi cara e c’era lei al suo fianco quando, in vacanza all’isola di Santorini dopo un periodo di turbolenze domestiche, venne scattata la foto che divenne la copertina di Via Paolo Fabbri 43. Sei anni dopo il matrimonio andò per aria e parte di quelle schegge finirono nella canzone Eskimo. Dopo Roberta, nella vita di Guccini entrò Angela. Era la fine degli anni Settanta. Non si sposarono, ma ebbero una figlia, Teresa. E pure lei, puntualmente, trovò un affettuoso spazio nella produzione musicale del padre (Culodritto e E un giorno). Ora, a distanza di tanti anni, Guccini ci scherza sopra: «Le canzoni raccontano, a volte travisano. Teresa allora era una bimba, adesso è una nonna...» . Naturalmente non è così: Teresa è poco più che trentenne e alcuni anni fa si è laureata con una tesi sui fans di suo padre e su quelli di Robbie Williams. Nel ’ 93 anche l’amore con Angela finì e tracce della rottura si colgono in Farewell, ballata ispirata al genio di Bob Dylan, e ancor più in Quattro stracci. Qualche anno dopo, nel ’ 96, nuova storia e nuova canzone (Vorrei): era l’inizio dell’avventura con Raffaella Zuccari, futura sposa. Dai boschi di Pavana, Guccini blinda con voce divertita la sua proverbiale riservatezza: «Tutto falso, tutto tendenzioso...» . Non è un caso se l’anno scorso il botanico Davide Donati diede a un cactus messicano il nome del cantautore (Corynopuntia guccinii), spiegando: «L’ho scoperta mentre ascoltavo la canzone Incontro. È una pianta grassa e, più di chiunque altra, non perdona e tocca. Non potevo che dedicarla a lui...» . Francesco Alberti